Lozza avrà il suo centro polifunzionale
La Società Scavi ha ceduto gratuitamente al comune un grande immobile di 800 metri quadrati nel centro del paese, con annesso ampio spazio verde
Lozza avrà il suo centro Polifunzionale. La firma è arrivata sul “filo del rasoio”, a fine mandato del sindaco Giuseppe Licata.
La Società Scavi, nell’ambito di una convenzione urbanistica, ha ceduto al Comune un grande immobile di 800 metri quadrati nel centro del paese, con annesso ampio spazio verde.
Oggi venerdì 17 maggio, a conclusione di un iter durato tre anni, è arrivata la firma davanti al notaio da parte di Andrea De Luis, rappresentante della Società Scavi (nella foto il momento della firma).
“L’operazione non ha alcun costo per il Comune e i cittadini visto che, proprio in virtù dei contenuti della convenzione, l’immobile viene ceduto gratuitamente – spiega il sindaco di Lozza- . Il contratto prevede inoltre la riqualificazione ambientale e paesaggistica della ex Cava dove la ditta opera e la cessione di altre aree per la realizzazione di piste ciclopedonali.
Ce l’abbiamo messa tutta perché l’iter si concludesse entro il nostro mandato amministrativo e siamo arrivati davvero in extremis, a ragione della complessità della procedura che ha dovuto attendere i pareri favorevoli della Provincia e della Regione, pervenuti alcuni giorni fa.
Un ringraziamento va ai tecnici comunali, all’assessore ai Lavori Pubblici, per il grande lavoro svolto, e alla ditta De Luis che nel corso delle trattative ha dimostrato una notevole sensibilità verso le esigenze del territorio e della nostra comunità”.
Nell’immobile, che dovrà essere ristrutturato potranno essere spostati alcuni servizi pubblici, come l’Ufficio Postale e la sede della Protezione Civile: “Ma la cosa più importante – conclude Licata – è che finalmente Lozza avrà un Centro Polifunzionale che verrà messo a disposizione delle associazioni, dei giovani e dei cittadini. Ci vorrà del tempo per portare a termine la riqualificazione del grande capannone che si trova proprio nel centro del paese, ma la prima parte dei lavori è già finanziata con i fondi di Pedemontana”.
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