Teatro al Chiostro della Badia

Programmato dall’Associazione Amici della Badia, condiviso e strutturato con la regia di Antonio Zanoletti, il teatro di Angela da Foligno viene presentato a proseguimento delle iniziative connesse al progetto OperArte 2019

badia di ganna laura olivas

Appuntamento da non perdere, domenica 25 agosto alle 21, con il Teatro nel Chiostro della Badia di Ganna; così poetico e coinvolgente da estraniarti dagli invischiamenti della quotidiana necessità per seguire l’esperienza di Angiola nel suo “naufragio” nella magnificenza del divino.

Angiola, figura stupefacente, personaggio di cui si conosce solo la sua profonda e disarmante semplicità si avvale nel suo racconto – testimonianza di parole ferite, lavorate, tormentate e dolcissime così da costruire col suo linguaggio un percorso di immagini e pensieri che in un bailamme di contrasti, scontri, deliqui assurge a valenze del sublime e come il sublime è terribile e poetico.

Programmato dall’Associazione Amici della Badia, condiviso e strutturato con la regia di Antonio Zanoletti, il teatro di Angela da Foligno viene presentato in prosequio delle iniziative connesse al progetto OperArte 2019.

Grazie al sostegno di Enti come la Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus, la Fondazione Maria Giussani Bernasconi, la Comunità Montana del Piambello, e il Parco Regionale del Campo dei Fiori oltre allo sponsor Elmec, nel magnifico spazio pentagonale del Chiostro Abbaziale si attua così un teatro autentico che ti avvia a un percorso trascendentale che vive e trasuda di problematiche e rimandi colmi di autentica contemporaneità; una prospettiva avvincente sostenuta da attori, non solo di qualità professionale ma “compromessi” in prima persona con i temi in “gioco” negli spazi magici del Chiostro.

Maria Laura Ardizzone, Gabriella Carrozza, Giacomo Lisoni, Tommaso Garré e Antonio Zanoletti si avvicendano, grazie alla creativa regia dello stesso Zanoletti su diversi piani di lettura del racconto evidenziandone gli aspetti ora mistici, ora colmi di eros, ora propri di una seduta psicoanalitica, sempre ritmati dall’intima e spirituale poesia del racconto di Angela da Foligno (sec. XIV).

Un’ora di teatro particolarmente coinvolgente la cui musicalità annulla le distanze temporali e attualizza il tempo dei valori che riscoprono l’Amore che annulla l’assurdo del sacrificio nella evidenziazione della bellezza e della speranza di intima gioia vissuta e ritrovata.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Agosto 2019
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