Disinnescato il voto sull’appalto del verde, ma è ancora scontro

Per le opposizioni è un modo per evitare la crisi politica, mentre l'assessore Rech dice che serve a fugare ogni dubbio con una nuova commissione, dopo quella del 23 ottobre

parco bassetti gallarate

Il rinvio del voto sulla concessione d’appalto ad Aemme Linea Ambiente, comunicato oggi dal presidente del Consiglio comunale Donato Lozito, “disinnesca” – almeno per questa settimana – il caso politico, evita all’amministrazione ogni rischio al momento della conta. Ma il caso è tutt’altro che archiviato.

Anzi, per certi versi la mossa in extremis, alla vigilia del consiglio, non poteva che agitare ancora le acque.

Le prime bordate arrivano, ovviamente, dalle file dell’opposizione. «La giunta Cassani ammette ancora una volta la sua inadeguatezza e cerca di allungarsi di qualche ora l’esistenza evitando il voto che la mandi a casa» dicono dalle file del Pd.
Gallarate 9.9 solleva poi un’altra questione, rifacendosi alle parole dell’assessore Rech: «È incredibile che si rilascino certe dichiarazioni del genere» dice il consigliere di Gallarate 9.9 Rocco Longobardi. «In commissione l’assessore non era presente e le perplessità elevate sono state molte, non solo da parte dei consiglieri di minoranza ma anche e soprattutto da quelli di maggioranza. Si abbia il coraggio di ammettere che la scelta di togliere la delibera dall’ordine del giorno è perché si teme che la maggioranza non regga la prova del voto».

Dalle file dell’amministrazione viene difesa la scelta fatta, che non viene ricondotta a motivi politici ma alla necessità di poter “adeguatamente argomentare le scelte operate”, rinviando ad una nuova commissione, come si legge anche nella richiesta di ritiro del punto all’ordine del giorno inviata dall’assessore Sandro Rech (che tra l’altro anticipa che non potrà essere in consiglio).

Ma la prima commissione com’era andata? La seduta è quella del 23 ottobre scorso, tenutasi a Palazzo Borghi e durata un’ora e mezzo. A leggere il verbale, che i consiglieri riceveranno, risultano presenti sei consiglieri in rappresentanza di altrettante forze politiche (Simeoni, Lozito e il sindaco Cassani per le forze di maggioranza, Pignataro, Longobardi e Barban per l’opposizione).

Nel corso della discussione compaiono diverse domande dei consiglieri, in particolare di Pignataro e Simeoni, l’uno dalle file dell’opposizione e l’altro dalle file della maggioranza, mentre Rocco Longobardi ha chiesto il valore dell’appalto in essere e quello dell’ipotetico appalto “esternalizzato” ad Ala e in che termini quest’ultimo risulterebbe vantaggioso. 

Si legge anche che Simeoni – che come commissario rappresentava Forza Italia – ha sottolineato anche che “il servizio di manutenzione del verde in città è stato sempre ben gestito” e ha chiesto “perché non sia possibile continuare con una gestione diretta del Comune tramite gara d’appalto”, anziché esternalizzare la gara affidandola a un soggetto terzo. Il segretario generale Riccardo Nobile aveva rassicurato sul fatto che “è previsto per legge il controllo analogo” sulle gestioni in house, cioè il Comune dovrebbe comunque garantire una verifica sull’appalto. Quanto al valore economico, chiesto da Longobardi, viene detto che si è fatta una verifica “con realtà omogenee” (quella contestata dall’opposizione negli ultimi giorni, perché gli appalti sarebbero di durata molto diversa).

A fronte delle perplessità nel corso della commissione, dopo la discussione, alla fine il voto (in questa prima fase) aveva visto tre favorevoli e tre astenuti sul provvedimento, che teoricamente doveva essere appunto affrontato poi in aula al 14 novembre.

Ora: nelle file di Forza Italia è emersa la decisione di Leonardo Martucci, che si è sfilato dalla maggioranza, mentre l’ex forzista Lorusso ha esposto critiche specifiche. Si riuscirà nella prossima commissione a fugarle e ricompattare in pieno la maggioranza? Nel frattempo il consiglio va avanti e giovedì sera (è convocato alle 19.45) farà i conti con un primo voto, quello sulle linee programmatiche di mandato e sullo stato di attuazione del programma.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 13 Novembre 2019
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