Saldi a Varese, buona la partenza

Grande movimento in città, ma anche nei negozi, nel primo pomeriggio di occasioni: le parole dei commercianti varesini

saldi

Varese risponde bene alla prima giornata di saldi: da più parti si è segnalato un grande movimento di persone, soprattutto nel pomeriggio della prima giornata dedicata alle occasioni d’Inverno.

Ma è una sensazione percepita anche dai negozianti? Insomma, oltre a passeggiare i visitatori della città hanno anche comprato? Abbiamo provato a chiederlo ad alcuni negozianti del centro.

«Io ho lavorato tanto oggi, anche se storicamente il nostro giorno migliore è il sabato dopo: perchè i saldi arrivano sempre il sabato prima della befana e tanta gente nel primo weekend è ancora in vacanza – spiega Paolo Ambrosetti, titolare dell’omonima valigeria – Oggi pomeriggio ista la giornata di sole si è scatenata tata gente in giro: noi abbiamo lavorato tanto, siamo contenti. Abbiamo lavorato anche on line: diciamo che i saldi tengono ancora, anche se c’è chi dice che non esistono più»

Molto meno entusiasta Alessio Sperati, del negozio specializzato in abbigliamento snowboard e skateboard Zoopark: «Non vedo assolutamente tutta questa gente. E’ una giornata assolutamente normale, come succede da ogni anno. I saldi ormai sono assolutamente subordinati ad altre manifestazioni, come il black friday, ma non solo lui: midseason, festa dei fichi, chi più ne ha più ne metta. Ogni quattro giorni si inventa una festa e una scusa per fare sconti. Noi abbiamo un negozio di nicchia per cui il nostro lavoro ce l’abbiamo sempre, specialmente ora visto che siamo prettamente invernali. Però tutta questa gente in giro non l’ho vista, se non in centro a fine pomeriggio, e immagino più per ristoranti, aperitivi o altro. Io vorrei tanto che i saldi cominciassero più tardi, per quanto mi riguarda: dovrebbero iniziare a fine gennaio».

«Come prima giornata di saldi abbiamo lavorato – ha commentato Giorgio Angelucci, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento e presidente di Uniascom Varese – Non posso però parlare per gli altri. A noi nel complesso è andata bene per oggi, nonostante il black friday. Per quello, il colpo l’abbiamo preso nella prima settimana di dicembre».

Del resto i saldi: «Sono sempre un evento importante, un punto di riferimento in cui tutti sanno che ci sono delle opportunità – sottolinea Angelucci – Poi c’è sempre il discorso della correttezza. Il decalogo dei “Saldi Chiari” non passa di moda: l’abbiamo fatto dieci anni fa per garantire la correttezza, forse è ancora piu di moda adesso».

LE REGOLE DEI SALDI CHIARI

Quali sono le regole di correttezza durante i saldi? Ormai non sono più oggetto di campagne specifiche, come diversi anni fa. Ma le regole restano sempre le stesse:

Carte di credito. Durante i saldi l’operatore commerciale non può rifiutare il pagamento con carta di credito.
Cambi merce. Il dettagliante si impegna a sostituire, se possibile, o a rimborsare i capi acquistati che presentano gravi vizi occulti così come previsto dal Codice Civile e in particolare dalle norme di recepimento della Direttiva 1999/44/CE. Nel caso di non corrispondenza della taglia, il capo verrà sostituito con prodotti disponibili all’atto della richiesta di sostituzione. Qualora non fosse possibile la sostituzione per mancanza di capi o per mancato gradimento da parte del cliente, l’operatore rilascerà un buono acquisto di pari importo del prezzo pagato relativo ai capi da sostituire. Buono che il cliente dovrà spendere entro i successivi 120 giorni dall’emissione dello scontrino fiscale (che dev’essere presentato).
Prova prodotti. Il cliente ha diritto di provare i capi per verificarne la corrispondenza della taglia e il gradimento del prodotto. Sono esclusi dalla facoltà della prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che, per consuetudine, non vengono normalmente provati.
Uniformità dei prezzi. Le catene di negozi che effettuano saldi si impegnano a porre in vendita gli stessi prodotti agli stessi prezzi. In caso di variazione del prezzo, la variazione viene praticata
contemporaneamente in tutti i punti vendita della catena.
Riparazioni. Se il costo per l’adattamento o la riparazione dei capi acquistati è a carico del cliente, l’operatore commerciale deve darne preventiva informazione al cliente stesso e deve inoltre esporre, in modo ben visibile, un cartello informativo sul quale si dichiara espressamente che le riparazioni sono a carico del cliente.

VARESE COME MILANO: I NUMERI DI FEDERMODA NEL CAPOLUOGO

Anche a Milano emerge un andamento positivo della prima giornata con un incremento medio tra il 6 e 7% rispetto all’avvio dello scorso anno. Lo scontrino medio è superiore ai 115 euro. La percentuale media di sconto si è attestata sul 30%. «È presto per fare un bilancio, ma dalle iniziali rilevazioni la partenza, complice il bel tempo e la presenza di turisti, vede soddisfatti gli operatori – rileva Renato Borghi, presidente di FederModaMilano – anche in vista del rientro dal lungo ponte dell’Epifania. I consumatori hanno confermato la voglia di saldi andando a caccia dei prodotti di qualità a prezzi d’affare nei nostri negozi. E questo è un segnale ben augurante che ci lascia fiduciosi anche per le vendite nei prossimi giorni. I flussi dei consumatori si sono riversati in centro città, nelle vie commerciali, ma anche nei negozi meno centrali e nei centri commerciali».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Gennaio 2020
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