Centro cardiologico di riferimento nell’emergenza Covid: a Varese curati 160 pazienti
La squadra diretta dal dottor Limido si è fatta carico anche di cardiopatici provenienti da fuori provincia. Il primario invita a non sottovalutare mai i segnali che il cuore invia

I medici, gli infermieri e gli OSS dell’Unità Coronarica dell’Ospedale di Circolo, diretta dal Dott. Alberto Limido, durante la fase 1 dell’emergenza Covid, sono stati indicati, da Regione Lombardia, come hub per la Cardiologia interventistica.
Hanno così accolto un numero maggiore di pazienti cardiologici acuti, non solo del nostro territorio, che, sottoposti al trattamento in emodinamica, sono stati ricoverati in Unità Coronarica.
Parallelamente, la struttura del Dott. Limido ha accolto anche i pazienti sottoposti ad interventi cardiochirurgici o cardiovascolari in urgenza ed emergenza, pazienti che normalmente vengono ricoverati nella Terapia intensiva cardiochirurgica, quest’ultima trasformata in terapia intensiva Covid-19.
«E’ stata un’esperienza intensa, difficile ma davvero arricchente – racconta il Dott. Limido – Grazie alla squadra che si è dimostrata affiatata e bene organizzata, grazie alla rapida acquisizione di nuovi e moderni strumenti, soprattutto ecocardiografi e ventilatori, grazie all’aumento temporaneo dei posti letto disponibili, passati da 8 a 12, e grazie alla grande cooperazione garantita da tutte le strutture che compongono il Dipartimento Cardiovascolare, siamo riusciti a fronte alle difficoltà del momento con uno standard qualitativo elevato, garantendo assistenza ad oltre 160 pazienti: cardiopatici acuti, pazienti sottoposti a interventi di cardiochirurgia e di chirurgia vascolare, pazienti con necessità di assistenza cardiocircolatoria meccanica».
A rendere ulteriormente più complessa l’attività, la necessità di gestire i pazienti all’ingresso dell’Unità Coronarica in attesa dell’esito del tampone, mantenendoli in un’area di isolamento per poi essere spostati all’interno del reparto, una procedura che ha riguardato 102 pazienti e che ovviamente permane anche in questa fase 2. «Anche se attualmente non si rilevano segnali allarmistici, la consapevolezza che l’emergenza covid non possa ancora essere archiviata ci spinge a mantenere alta la nostra attenzione. Ma il mio pensiero va innanzitutto ai pazienti cardiopatici – tiene a concludere il Dott. Limido – le malattie cardiovascolari continuano ad essere la maggiore causa di morte in Italia. E’ fondamentale non sottovalutare i sintomi che possono indicare un problema acuto al cuore, quali dolore al petto, mancanza improvvisa di fiato, batticuore improvviso, perdita improvvisa della coscienza e rivolgersi immediatamente al Sistema dell’emergenza-urgenza».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Angelomarchione su Gioia varesina in Olanda: la squadra di "Anima" trionfa alla Color Guard 2025
Fabio Rocchi su "Mio figlio di 7 anni allontanato dall'oratorio di Gorla Maggiore perché musulmano"
fracode su Anche questa domenica si scende in piazza a Varese per la Palestina
Fabio Rocchi su Dal Pentagono a Tianjin: quando la guerra torna a chiamarsi guerra
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.