Fontana: «Non ho patrimoni nascosti»

Il governatore s'è detto "emotivamente coinvolto dall'abbraccio di solidarietà e di stima manifestati per tutto il giorno". Da domani, ha scritto, si riprende il lavoro alla guida della Regione più bella del mondo

fontana attilio

«Nelle dichiarazioni richieste dalle norme sulla trasparenza sono riportati nel dettaglio i miei patrimoni, non vi è nulla di nascosto e non vi è nulla su cui basare falsi scoop mediatici», è così che conclude la giornata Attilio Fontana, il presidente della Regione Lombardia indagato dalla Procura di Milano per la vicenda dei camici che l’azienda di suo cognato, Andrea Dini, cercò di vendere alla Regione durante l’epidemia da coronavirus.

Un altro post sul suo profilo facebook per rendere pubbliche le sue sensazioni a qualche ora dalla notizia delle indagini avviate sul suo operato: «Sono emotivamente coinvolto dall’abbraccio di solidarietà e di stima che mi avete manifestato per tutto il giorno. Centinaia di telefonate, migliaia di messaggi mi hanno supportato in queste ore in cui anche manifeste maldicenze hanno avuto facile vetrina. Adesso qualche ora di riposo, da domani si riprende come sempre il lavoro alla guida della Regione più bella del mondo».

E anche Salvini ha preso in queste ore le difese di Fontana: «Il governatore indagato per un regalo, un’assurdità. Ne abbiamo abbastanza di queste indagini a orologeria e a senso unico. La Lombardia, i suoi morti e le sue istituzioni meritano rispetto, siamo stufi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Luglio 2020
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Commenti

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  1. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    In una nazione normale,con politici normali,magistrati normali e un popolo normale,Fontana si sarebbe già fatto da parte perchè chi amministra il denaro frutto del lavoro di altri non può essere oggetto di sospetto.Solo seguendo queste regole si può pensare di uscire da questa immensa greppia che è diventata l’Italia,una nazione dove la politica è da sempre affare privato.

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    Scritto da carlo196

    Non saranno patrimoni nascosti ma, per il solo fatto che sono transitati in paradisi fiscali mettono in dubbio la trasparenza riguardo la provenienza. Un politico dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio ed avere milioni di euro su conti esteri non lo è anche se consentito. È comunque risaputo che la maggior parte dei patrimoni di italiani, ma anche di altri Paesi, detenuti su conti svizzeri sono perlomeno frutto di evasione fiscale.

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    Scritto da lenny54

    In questa faccenda niente di paragonabile all’arroganza e sprezzo delle istituzioni del delinquente Formigoni. Piuttosto una fornitura senza le regole a cui si deve sottostare in caso di conflitto di interesse. E la conversione in donazione dopo, e il rimborso da parte di Fontana di 250.000 euro sono un tentativo maldestro di coprire un atto non trasparente e legale. Quello che fa piu’ paura sono le attestazioni di stima a spada tratta, invece di aspettare la conclusione delle indagini, Per non parlare delle continue benedizioni di Salvini. Ma in questa bella regione ci sono troppe “cricche” e chissa quante cose non scoperte.

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    Scritto da Felice

    Il governatore Fontana è indagato non perché c’è una magistratura accanita (eh si signor Salvini..se la magistratura indaga voi allora è da riformare, se indaga gli altri allora va tutto bene)….ma bensì è indagato su segnalazione dell’Unione Fiduciaria che è entrata in allarme a seguito di un bonifico sospetto che strideva con le norme antiriciclaggio. E qui si è acceso il campanello di Allarme con conseguente apertura di una indagine.
    Ma andiamo con ordine….
    Come racconta il Corriere della Sera, con parte dei soldi di un conto in Svizzera a suo nome, sul quale nel 2015 aveva fatto uno “scudo fiscale” per 5,3 milioni detenuti fino ad allora da due trust alle Bahamas, il leghista cercò di effettuare già il 19 maggio, allertato da un’intervista di Report quattro giorni prima, un bonifico sospetto da 250mila euro in favore della Dama spa del cognato e per il 10%, della moglie Roberta: in poche parole, la cifra corrispondente al mancato profitto del parente causato dal provvedimento che Fontana prenderà il giorno dopo, ossia quello di trasformare la vendita dei 75mila camici alla Regione in donazione e la rinuncia dell’azienda a farsi pagare dalla Regione i 49.353 camici e i 7.000 set già consegnati.
    Per carità tutto normale…anche il sottoscritto ed i lettori ed il Direttore di Varesenews abbiamo conti alle Bahamas rientrati grazie allo scudo fiscale.
    Tutte le persone “normali” lo fanno….questi sono la negazione del mio principio di onestà e rigore morale che ogni 24 del mese mi fa pagare il 48% di tasse fino all’ultimo centesimo. Senza possibilità di scappatoie in paradisi fiscali. Che schifo signori miei….

  5. Alberto Gelosia
    Scritto da Alberto Gelosia

    Giustissimo mandare in galera Fontana: è l’unico politico indagato per aver fatto guadagnare lo Stato al posto di derubarlo!

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