Il ritorno di Maroni, i vaccini e via Robbioni pedonale nel consiglio comunale di febbraio a Varese

Approvata anche la convenzione con Buguggiate e Lozza per la polizia locale, e la mozione sulla legge Zan

consiglio comunale varese

Si è tenuto online, sul canale Youtube del Comune di Varese, giovedì 4 febbraio alle 20.30 il consiglio comunale di Varese.

La seduta si è aperta con un saluto: quello che il presidente del consiglio comunale Stefano Malerba ha rivolto, appena concluso l’appello, a Roberto Maroni, tornato alla sua attività di consigliere dopo l’operazione che ha subito al Besta di Milano. Un informale “Bentornato Bobo” è risuonato nella call di Gomeeting, e c’è chi ha anche azzardato un applauso.

Il secondo saluto di Malerba è stato per un sindaco che se n’è andato: Luciano Bronzi, che fu primo cittadino agli inizi degli anni 90. A quel punto, il consiglio comunale è entrato nel vivo.

UNA LUNGA AUDIZIONE PER LE ISTITUZIONI SANITARIE

Il primo punto del consiglio è stato infatti l’audizione di Ats Insubria, Asst dei 7 laghi e di fondazione Molina: chiamati a aggiornare i consiglieri della situazione Covid dopo la seconda, gravissima ondata che ha colpito Varese.

A relazionare della situazione sono stati, per Asst Sette Laghi, Lorenzo Maffioli, Paolo Grossi e Augusta Diani, per Ast Insubria Ettore Presutto e Giuseppe Catanoso, per la fondazione Molina il presidente, Guido Bonoldi.

“Ora speriamo nel vaccino”: le istituzioni sanitarie riferiscono al consiglio comunale di Varese

DICHIARAZIONI DI APERTURA MOVIMENTATE: DAL PALAGHIACCIO ALLE RSA FINO ALLA “BEFFA” CONTRO LA LEGGE CHE STIGMATIZZA LA PROPAGANDA AL FASCISMO

Dopo le loro audizioni, concluse quasi un’ora e mezza dopo, sono cominciati gli interventi di apertura: che hanno visto la protesta di Elena Baratelli per “L’ennesima decisione appresa dalla stampa senza tenere conto di alcuna indicazione dei consiglieri”: in questo caso l’approvazione del progetto esecutivo del palaghiaccio senza le correzioni proposte da alcuni consiglieri e società sportive; ma anche la richiesta di Luisa Oprandi a che venga chiamata in audizione anche la seconda RSA della città, la RSA Maria Immacolata; il sollecito di Domenico Esposito a dare risposte, da parte della Giunta, sulle domande poste dai comitati per via Selene, il ricordo da parte di Luca Paris del progetto di legge di iniziativa popolare “Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”, con l’invito ai cittadini per recarsi a firmare. Questa menzione è costretta a incassare la promessa ironica dell’esponente della destra Stefano Clerici, che ha dichiarato di sottoscrivere quello che ha appena consigliato Paris, «perchè erto è una priorità e dobbiamo tutti correre a firmare: anche se ci sono centomila persone che hanno perso il lavoro e negozi che non riaprono da un anno». promessa che ha suscitato indignazione nel consigliere Francesco Spatola, che ha reagito.

UN MILIONE DI EURO PER UN PROGETTO DI STUDI SOSTENIBILI A VALLE OLONA

Il secondo punto all’ordine del giorno ha riguardato una modifica al documento unico di programmazione 2021/2023 e variazione al bilancio di previsione 2021/2023,  presentata dall’assessore al bilancio Cristina Buzzetti.

Il consiglio comunale di Varese approva un milione di euro di fondi per la mobilità sostenibile

Il punto è stato approvato solo a maggioranza, perchè oltre ai fondi per Italia city Branding, sono state messe a votazione anche i fondi per via Selene e per l’incrocio di via Piana di Luco: fondi che, nella tempistica se non nella sostanza, sono stati contestati da diversi consiglieri.

RATIFICATA PER 28 A 1 LA CONVENZIONE DELLA POLIZIA LOCALE CON BUGUGGIATE E LOZZA

E’ stata ratificata inoltre la nuova convenzione con i comuni di Buguggiate e Lozza per il servizio intercomunale di polizia locale: per Lozza si tratta di una conferma, mentre Buguggiate si sostituisce a Casciago, uscita all’inizio del 2020.
Un punto che ha sfiorato l’unanimità: è stata approvata infatti con il solo voto contrario di Stefano Clerici di Varese Ideale.

UNANIMITA’ PER LA PEDONALIZZAZIONE DI VIA ROBBIONI: “MA POI NON FATE COME VIA CARROBBIO”

Al quarto punto è stata finalmente discussa la mozione presentata a giugno del 2019 dal consigliere Piero Galparoli (Forza Italia) e più volte ripresentata e rimandata in consiglio: quella sulla pedonalizzazione di via Robbioni. In realtà, la seconda proposta simile del consigliere di Forza Italia: una mozione sulla pedonalizzazione di via Carrobbio, pur con un emendamento proposto dal consigliere Enzo Laforgia, fu approvata all’unanimità nel 2019 ma non ha finora avuto seguito. «Spero che questa mozione non faccia la stessa fine» ha dichiarato nel presentarla Galparoli. «In realtà arriva quasi tardivamente – ha risposto l’assessore Andrea Civati – Perchè con i lavori in via del Cairo si era già deciso che gli eventualiavanzi nei fondi avremmo cominciato a lavorare in via Robbioni». Proprio via del Cairo però, è stata presa ad esempio dal consigliere Fabio Binelli come “Prova del fatto che questa giunta non segue minimamente le indicazioni del consiglio, e ignora la pedonalizzazione di una via votata qui all’unanimità per realizzare una via che non abbiamo mai discusso».

PASSA A MAGGIORANZA LA LEGGE ZAN, MA SOLO A VARESE

Discusso alla fine anche l’ordine del giorno presentato a novembre 2020 dal consigliere Giacomo Fisco (PD) e già rimandato nella seduta di dicembre: quello che chiede il sostegno all’approvazione della proposta di legge contro l’omotransfobia, la cosiddetta “Legge Zan”. Pur nel dibattito, che ha visto contrapposta la linea del “Non serve perchè la nostra società ha già fatto molti passi avanti sull’argomento, e l’ulteriore progresso non può passare dalla repressione” a quella che ritiene le leggi e le sanzioni “un elemento che aiuta a rafforzare una battaglia di civiltà”, la votazione ha visto l’ordine del giorno passare a Varese: ora però la parte principale sarà ottenere l’approvazione definitiva a Roma, rimasta sospesa a causa della crisi di Governo e ora rischia di sparire dall’agenda parlamentare.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Febbraio 2021
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