Addio Adelina, ha combattuto da Varese contro il dramma della prostituzione
La donna, 47 anni, gravemente malata si è lanciata sabato scorso da un ponte a Roma
Grazie a lei la polizia di Busto Arsizio e Varese nell’operazione “Acheronte“ aveva permesso di arrestare più di 40 persone oramai oltre vent’anni fa, stroncando un giro di prostituzione che rendeva schiave del sesso giovanissime soprattutto straniere attirate in Italia col miraggio di un lavoro perbene, poi sbattute sulla strada.
Ma Adelina non è riuscita a vincere la battaglia più importante, quella per la sua vita, mai ferma, mai stabile e ultimamente afflitta da un male devastante: si è per questo gettata da un ponte a Roma, sabato scorso.
Adelina era albanese di nascita, varesina d’adozione e grazie alle sue parole ha potuto aiutare molte ragazze strette nella morsa della prostituzione prima sul piano giudiziale, aiutando gli investigatori nelle inchieste, poi con diverse attività legate all’opera di persuasione e convincimento rivolte anche agli stessi clienti, gettando in faccia ai consumatori di sesso a pagamento l’amarezza di esistenza spezzate (nella foto la donna durante una trasmissione televisiva nella quale ha raccontato la sua vita).
Una delle sue ultime battaglie era quella per ottenere la cittadinanza italiana bloccata per un vecchio precedente penale risalente agli anni Novanta che l’aveva trasformata in apolide.
Originaria di Durazzo, dove era nata nel 1974, la sua vita si è fermata contro una banchina di cemento armato dopo essersi lanciata dal ponte Garibaldi.
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