Guttuso torna alla ribalta a Varese con altre tre mostre

A dirlo l'assessore alla cultura Enzo Laforgia, nel corso della presentazione del suo programma alla commissione cultura

Studenti del Cairoli ciceroni alla mostra di Guttuso

Non è finita con una sola mostra, pur se di successo, la presenza di Renato Guttuso nella città di Varese: l’accordo di comodato d’uso con la Fondazione Pellin, con il nuovo assessore alla cultura Enzo Laforgia è destinato a riprendere vita, secondo ciò che l’assessore stesso ha spiegato ai membri della Commissione Cultura, nella sua prima seduta in presenza dopo il lockdown.

«Come ricorderete abbiamo diversi quadri di Guttuso in prestito, grazie ai quali abbiamo realizzato la prima fortunata mostra – Ha spiegato Laforgia – Ma poichè sono ancora in nostro possesso, abbiamo ragionato su come rimetterli in circolo, senza però riproporre sempre la stessa esposizione. Per questo abbiamo pensato di selezionare alcune delle opere per metterle in dialogo virtuoso con altre presenze».

Una prima mostra è già in elaborazione: «A dicembre abbiamo avuto una donazione importante dalla famiglia Marcobi: Nino Marcobi è stato a lungo collaboratore di Guttuso quando era a Varese – spiega l’assessore alla Cultura – Partendo dal loro rapporto, abbiamo programmato per maggio l’inaugurazione di una prima mostra: “Guttuso e Marcobi” dove i quadri dell’artista dialogheranno con i documenti dell’amico, che sono in grado di documentare anche la genesi di alcune opere».

Altre due tappe sono già previste: «La seconda mostra unirà Guttuso e Tavernari, la cui relazione è dimostrata da molte lettere tra i due, e la terza vedrà invece il rapporto tra Guttuso e Baj, di cui abbiamo opere in comodato a Masnago. Si tratta di accoppiate non strumentali ma che testimoniano una relazione tra i diversi soggetti Un modo per valorizzare il corpus che abbiamo in comodato».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Febbraio 2022
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