Mondiali di canottaggio: la carica dei 1500 sul lago di Varese
La sede di MV Agusta ha ospitato l'ultima presentazione dell'evento iridato: da venerdì porte aperte. Team USA già in città. In tutto 61 nazioni iscritte
Erano previsti numeri da record, e numeri da record saranno. Ai “Supermondiali” giovanili di canottaggio che si stanno per aprire a Varese prenderanno parte 61 nazioni da tutti i continenti per un totale di 1.451 atleti, escluse le riserve. I dati definitivi sono stati comunicati oggi, giovedì 21 luglio, alla viglia dell’apertura del centro remiero della Schiranna: le gare inizieranno lunedì pomeriggio ma da domani l’area sarà pienamente operativa e disponibile agli allenamenti delle squadre già presenti.
VARESE IS BEAUTIFUL – Tra queste, Team USA che è già arrivato in città e che testerà per primo una serie di infrastrutture e servizi a disposizione dei partecipanti al mondiale, come la “tenda ristorante” di 600 metri quadrati creata al Parco Zanzi dove potranno pranzare gli atleti grazie a un accordo con lo sponsor Vivenda. «Varese is beautiful è stata la prima cosa che mi ha detto un giovane atleta americano che ho incontrato per caso ieri: se il buongiorno si vede dal mattino, siamo sulla strada giusta» ha detto il direttore generale di Varese Rowing, Pierpaolo Frattini, alle prese con gli ultimi dettagli prima dell’apertura.
BUON VICINATO – La presentazione odierna sia è svolta a poche decine di metri dal lido varesino, nella sede di un’altra eccellenza riconosciuta della nostra città: lo stabilimento MV Agusta. La casa motociclistica sarà partner dell’iniziativa e fornirà monopattini e biciclette all’organizzazione per spostarsi nell’area del Mondiale. «Condividiamo con i canottieri questa location magnifica – ha spiegato il direttore marketing di MV, Filippo Bassoli – e ogni giorno ci godiamo gli allenamenti degli atleti da una posizione privilegiata. Per noi sarà un piacere organizzare sabato 30 la “Cena delle Nazioni” sul piazzale dello stabilimento, sarà un momento di grande fascino».
20MILA PERNOTTAMENTI – Il connubio tra aziende sponsor, citta/provincia ed evento sportivo permetterà al Varesotto di muovere un indotto importante in termini economici. Su questo tema hanno insistito sia il sindaco, Davide Galimberti, sia l’assessore alle attività produttive, Ivana Perusin. Se le ricadute, nel dettaglio, si vedranno in sede di bilancio, la previsione è ampiamente positiva: «Nel 2019, prima della pandemia, il canottaggio generò circa 50mila pernottamenti in provincia nell’arco dell’anno. Questo Mondiale, da solo, ne porterà almeno 20mila» conferma Antonio Franzi per la Camera di Commercio. Non bisogna però dimenticare quanto questo comparto “tiri” per una decina di mesi all’anno tra altre manifestazioni (anche Gavirate e Corgeno, per esempio, hanno grandi appuntamenti nazionali e internazionali a livello organizzativo) e ritiri delle nazionali e di club stranieri che qui trovano le condizioni ideali per remare e per prepararsi. Facendo impennare il “contapernottamenti” nelle strutture di Varese e zone limitrofe.
RINFORZI DA LOSANNA – A inizio articolo abbiamo usato il termine “Supercampionato” non a caso, come ha spiegato anche Leonardo Binda in rappresentanza della Federcanottaggio. «Per la prima volta la FISA (la federazione mondiale ndr) ha accorpato i mondiali under 23 e under 19 in un solo luogo e in un solo periodo e questa sarà una promozione eccezionale per l’Italia e la Lombardia oltre che per Varese. Ma dovrà anche essere un punto di partenza per fare sempre meglio». E proprio a causa di numeri così elevati di atleti, ha sottolineato Frattini, la FISA ha anticipato l’arrivo di alcuni funzionari da Losanna per gestire le operazioni di accreditamento.
IL SOGNO 2025 – Claudio Minazzi, vicepresidente di Varese Rowing e veterano dell’organizzazione degli eventi remieri sul lago ha infine citato quello che è l’ultimo grande sogno della Schiranna. «Il mondiale assoluto per il quale abbiamo avanzato la candidatura per il 2025. Qui nel 2012 è partito tutto dall’impegno di alcuni ex atleti, la grande speranza è quella iridata tra tre anni. E mi commuovo pensando a un amico, Tiziano Berti, che non c’è più e che ha lavorato tanto con noi.».
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