Offese al legale di Manfrinati, gli avvocati di Varese protestano: “Il diritto di difesa non può essere minacciato

Fabrizio Busignani bersagliato su social per aver assunto la difesa dell'uomo accusato dell’immane delitto e tragedia occorsa alla famiglia Limido-Criscuolo. "Piena solidarietà al collega"

Flash mob avvocati varese

Il diritto alla difesa rappresenta una conquista dello stato di diritto che distingue le democrazie dalle dittature, lo stato autoritario dalle società aperte e in questi giorni sui social – e non è la prima volta che accade – l’avvocato che ha assunto le difese dell’uomo accusato di aver tentato di uccidere la moglie e dell’omicidio dell’ex suocero è stato al centro di attacchi indiscriminati sul suo operato, garanzia prevista dalla Costituzione della Repubblica italiana in cui ogni cittadino ha il dovere di riconoscersi. Per questo di seguito pubblichiamo la nota integrale del Consiglio Direttivo della Camera Penale di Varese.
(ac)

«Il Consiglio Direttivo della Camera penale di Varese, preso atto delle scomposte intimidazioni e della gravità delle offese pubblicate sui social e rivolte all’avvocato Fabrizio Busignani per aver assunto la difesa del signor Marco Manfrinati accusato dell’immane delitto e tragedia occorsa alla famiglia Limido-Criscuolo, osserva che, pur nella consapevolezza che delitti come quelli accaduti scuotono profondamente l’opinione pubblica, l’esercizio del diritto di difesa non può essere minacciato, né compresso né condizionato perché diritto di tutti; che non pare a sproposito ricordare con le parole di Piero Calamandrei che “solo là dove gli avvocati sono indipendenti, i giudici possono essere imparziali; solo là dove gli avvocati sono rispettati, sono onorati i giudici; e dove si scredita l’avvocatura, colpita per prima è la dignità dei magistrati, e resa assai più difficile ed angosciosa la loro missione di giustizia”; denuncia il clima di animosità e di gogna pubblica che traspaiono da tali esternazioni, di pericolosa deriva subculturale, che identificano e confondono l’autore del delitto con il suo difensore dimenticando che quest’ultimo tutela il diritto costituzionalmente radicato in ogni cittadino quale che sia l’efferatezza del crimine da questi compiuto; esprime piena solidarietà all’avv. Fabrizio Busignani per le intimidazioni ricevute, manifestando al contempo il sostegno al suo libero esercizio, al suo ruolo ed alla funzione che la Costituzione assegna agli avvocati. Il Consiglio Direttivo della Camera Penale di Varese

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Maggio 2024
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