“All’assemblea di Malpensa sono mancate le risposte dei sindaci”
Lo scorso 2 dicembre il momento assembleare del Cuv, i nove Comuni intorno allo scalo. I comitati rilanciano le richieste
«I Comitati e le Associazioni rimangono in attesa delle informazioni richieste». Lo dicono i rappresentanti di una quindicina di sigle attive sul territorio di Malpensa, che incalzano i sindaci, dopo l’assemblea del Cuv (il consorzio urbanistico volontario che riunisce nove Comuni della zona) di inizio dicembre in cui era stata portata una serie di domande specifiche.
Secondo i promotori, sono mancate risposte sostanziali, oltre alla reale volontà di promuovere la partecipazione dei cittadini.
«Siamo partite come donne. Perché ci siamo dette che o cambiamo qualcosa adesso oppure questo territorio è finito, perché Malpensa prevarrà su tutto e su tutti. Siamo a 30 milioni di passeggeri, ora si vuole andare oltre, all’infinito» dice Sonia Scandolara, una delle donne. «Loro saranno pronti a tutti, ma devono ascoltare il territorio».
Anna Arminio sottolinea che Malpensa «ha raggiunto i 30 milioni di passeggeri in 27 anni, erano i numeri previsti dal progetto Malpensa2000». «Sea non ha mai completato le compensazioni di Malpensa2000» incalza Daniele Porrini, del comitato Salviamo la brughiera di Casorate Sempione. Lo richiama a proposito del Masterplan 2035, il progetto di espansione delle attività dell’aeroporto: «Le compensazioni nelle prescrizioni completano il decreto Via. La Legge dovrebbe ribaltare: Il Ministero dò il via libera solo se sono realizzate le compensazioni».

Tornando alla assemblea del Cuv: Porrini sottolinea che «il successo è stato costringere i sindaci a concedere l’assemblea». Ma non mancano appunto le criticità: «I cittadini non sono stati neppure avvisati. La risposta del sindaco di Arsago Montagnoli era che la capienza della sala era 80 persone e c’erano già i comitati. Ma non era obbligatorio convocarla lì, hanno negato oltretutto la trasmissione in streaming».
Poi c’è il tema delle risposte che sono mancate, secondo associazioni e comitati (vedi il comunicato a seguire). «Noi come comitati diamo tutto il nostro apporto» conclude Scandolara. «L’unico modo è muoversi tutto insieme, sindaci, Istituzioni, associazioni e cittadini».
Qui di seguito il comunicato completo
L’aeroporto di Malpensa non è un punto fermo.
Occorre ricordare due importantissime decisioni: si può costruire solo all’interno del sedime aeroportuale, a condizione che l’esito dell’implementazione delle 13 prescrizioni ambientali lo consenta e l’area esterna deve essere utilizzata solo dalle esigenze del territorio e dei suoi abitanti.Il C.U.V (Consorzio Urbanistico Volontario) si prefigge, per Statuto, che i Sindaci delle località perimetrali coinvolte dalle attività dell’aeroporto di Malpensa, siano messi in condizione di tutelare la salute dei cittadini che amministrano. Per lo scopo che ci prefiggiamo abbiamo voluto esprimere le nostre preoccupazioni ai Sindaci del C.U.V., dell’area perimetrale all’aeroporto di Malpensa, a cui abbiamo inoltrato messaggi scritti molto chiari.
I Sindaci hanno accettato la nostra richiesta di convocare, dopo molti anni, un’assemblea pubblica di confronto, prevista dalla Convenzione del C.U.V. , che si è svolta in data 2/12/2025 ad Arsago Seprio. Rimane il rammarico per la mancata informazione alla cittadinanza da parte dei Sindaci, motivata dalla capienza limitata della sede, da loro prescelta, che sarebbe stata insufficiente ad accogliere un grande numero di cittadini; in aggiunta è stata anche negata la possibilità di un collegamento da remoto.Nel mese di settembre 2025 è stato consegnato il “Dossier Aeroporto Milano Malpensa- “Masterplan 2035” e territorio.
Ciò nonostante, non hanno risposto in maniera puntuale alle nostre domande, che erano state loro trasmesse, su loro esplicita richiesta già da tempo, e anche pubblicate più volte su articoli della stampa locale, e nemmeno lo hanno fatto a voce durante l’incontro pubblico del 2 dicembre. I Comitati interessati hanno succintamente esposto il Dossier, ed è stato ribadito che è l’aeroporto a doversi adeguare al Territorio e non viceversa, che l’attività aeroportuale deve avvenire nel rispetto del territorio e dei suoi abitanti.
È stato ricordato con un comunicato dell’Associazione Amici della Terra di Varese che in base alla Convenzione di Aarhus condivisa dalla nazione italiana, firmata nel 1998 ed entrata in vigore nel 2001, ratificata con legge 108/2001, i Sindaci hanno la grandissima responsabilità di proteggere la popolazione che amministrano e questo senza se e senza ma.
Non ci sono possibilità diverse. Questo è l’obbligo primario dei Sindaci e sono stati chiamati a prenderne atto. Questa convenzione stabilisce il diritto delle persone di accedere alle informazioni ambientali, di partecipare al processo decisionale e di accedere alla giustizia in materia ambientale. La discussione sull’Ampliamento di Malpensa rientra pienamente nella convenzione di Aarhus (“aeroporti con piste superiori a 2,100 m”)Questo comporta obblighi stringenti per Stato, Regione, SEA, ENAC, VIA. Gli obblighi giuridici non derogabili sono: Informazione preventiva completa Partecipazione effettiva del “pubblico interessato” Accesso agli studi su salute e rumore Considerazione reale delle osservazioni Motivazione rafforzata in caso di rigetto Se uno solo di questi passaggi manca abbiamo la violazione diretta della Convenzione di Aarhus e del diritto UE.
Dall’atteggiamento dei Sindaci che non hanno manifestato il proposito di costruire iniziative per la salvaguardia della salute delle persone e del territorio, si constata che in realtà hanno voluto solo dimostrare di non voler attenersi e rispondere puntualmente alle richieste esplicitate nel Dossier Malpensa, né di accettare le possibilità di un dialogo interfacciandosi democraticamente con i cittadini che amministrano. Dalle slide presentate dai Sindaci del CUV in merito alle infrastrutture si rileva che sono definiti i seguenti impegni: Incarico a Provincia e SEA per progettazione interventi Gruppo 1 descritte nel Protocollo d’Intesa. Si deduce che le Amministrazioni non abbiano preso atto di quanto prevede e prescrive la condizione ambientale n.2 cioè che il Proponente (SEA) deve escludere, nello sviluppo della progettazione esecutiva alcuna nuova opera al di fuori dell’attuale sedime aeroportuale, come invece previsto dal Protocollo d’Intesa del giugno 2022, che perciò dovrà essere sottoposta alla procedura di Verifica di assoggettabilità alla VIA; quanto sopra in contraddizione con il Parere n. 443 del 21 aprile 2023 della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS (approvato con DM 282/2023). In merito al Piano Territoriale d’Area Malpensa e correlata Valutazione Ambientale Strategica (VAS) si è acceso un infervorato confronto in quanto il Sindaco di Somma Lombardo Bellaria ha riferito che loro Sindaci hanno chiesto due cose a Regione Lombardia o il piano d’area o altri strumenti previsti dalla legge sulla programmazione d’area.
Evidentemente i Sindaci del CUV non hanno considerato e non considerano che l’applicazione della normativa regionale vigente, relativa alla pianificazione territoriale, richiede la VAS, come previsto dalla normativa nazionale con il recepimento della normativa europea (Direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001), in caso contrario scatta la violazione del diritto comunitario.
Il Presidente pro-tempore Prof. Montagnoli ha riferito che ad alcune delle domande poste dalle Associazioni e Comitati ha già risposto ARPA; in realtà da quanto ricevuto da ARPA risulta quanto segue: “Controllo del rispetto dei limiti: Effettua monitoraggi del rumore per la verifica del rispetto dei limiti di legge a seguito di richiesta dei Comuni, enti deputati al controllo e alla vigilanza dell’inquinamento acustico, e segnala eventuali superamenti”.
Sia i Sindaci che ARPA hanno risposto senza rispondere in quanto non sono stati forniti i dati rilevati per mezzo delle centraline installate preposte alla misurazione dell’inquinamento acustico ambientale.
I Comitati e le Associazioni rimangono in attesa delle informazioni richieste.Casorate Sempione, 15 Dicembre 2025
I sottoscrittori
ADL Varese Sindacato di Base AMICI DELLA TERRA Varese Circolo Laudato Sii Busto A. – Gallarate Circolo Laudato Sii Busto A. San Francesco Comitato Cittadini di Varallo Pombia per Malpensa Cittadini per Pernate Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate Comitato SalviAMO La Brughiera Comitato Territoriale Malpensa Comitato Vivere Coarezza Coordinamento NO Alla Grande Malpensa Fontanili per Pernate Sindacato Generale di Classe WWF Lombardia WWF Varese Seprio e come Cittadini: Simona Parini – Samarate Fulvio Arcarese – Gallarate Oreste Zanatto – Taino
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