Ferrero a Malpensa: «Serve una programmazione per gli aeroporti del nord»

Il segretario di Rifondazione Comunista propone la sua ricetta. Malpensa aeroporto internazionale e ammortizzatori sociali per tutti fino a quando non arriveranno nuove compagnie

«Siamo qui a spiegare che la Lega sbatte i pugni sul tavolo del suo governo per dire che 2+2 fa 5». Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista era a Malpensa questa mattina, martedì 20 gennaio, per dire che l’aeroporto e l’enorme giro di lavoratori e interessi sono stati utilizzati, fino ad oggi, solo come serbatoio elettorale.

Basterebbe leggere il manifesto preparato per l’occasione per capire cosa pensi Rifondazione Comunista della gestione di Malpensa e dell’affaire Alitalia-Cai: «L’ex-presidente della Provincia di Varese, eletto sull’onda dello slogan "salviamo Malpensa" dovrebbe tornare a casa a questo punto – ha detto il capogruppo di Rifondazione in consiglio provinciale Giampaolo Livetti – qui è rimasto il dramma di migliaia di famiglie gettate in un futuro incerto». Per Giovanni Bonometti, segretario provinciale, le colpe sono evidenti: «Sono riusciti a fare peggio del tentativo del governo Prodi – ricorda – che voleva vendere ad Air France. Ora Air France è rientrata e i debiti ce li siamo tenuti noi cittadini con il raddoppio dei licenziamenti. Senza dubbio un’affare ma solo per i soci Cai e Air France».



Per Ferrero, che smentisce anche la teoria secondo la quale i voti di Rifondazione sono passati alla Lega, la soluzione proposta dal suo partito è la più realista e la meno dannosa per tutti: «Vanno tutelati i lavoratori dell’aeroporto, compresi quelli delle ditte esterne, con gli ammortizzatori sociali e va iniziata una programmazione di tutti gli aeroporti del nord-Italia da Montichiari a Malpensa passando per Orio, Caselle e Venezia. Per fare questo – specifica Ferrero – è chiaro che Malpensa deve accettare di non poter ambire a tornare unico hub ma mantenere il ruolo di grande aeroporto internazionale. In ultima analisi il governo ha il dovere di indirizzare la programmazione favorendo l’arrivo di nuove compagnie anche tramite la liberalizzazione delle rotte e non perdere il Cargo in un’area del paese altamente produttiva».



L’avviso è rivolto a tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, le quali a turno si siedono attorno al grande banchetto di voti di Malpensa: «Prima lo hanno fatto Lega e Pdl, ora ci prova il Pd – spiega Ferrero – noi siamo fuori dalle aule parlamentari per il momento ma vogliamo riportare la discussione attorno a soluzioni realistiche e non assurdamente campanilistiche». Secondo Livetti, che corre in soccorso di Ferrero, non esiste un partito che sappia difendere il nord attualmente: «Esiste il partito di Malpensa, quello di Linate o quello di Bergamo ma non c’è una visione d’insieme – conclude – in sostanza si fa a gara a promettere di più senza mai risolvere il problema».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Gennaio 2009
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