Vicenda Ahlstrom, Rifondazione attacca le multinazionali

Riceviamo e pubblichiamo

“E’ incredibile come in questo Paese e in questa Provincia i lavoratori minacciati di licenziamento vengano lasciati soli di fronte all’arroganza dell’azienda, ancora più incredibile in un momento difficile come questo determinato dalla crisi”. Così il Segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Giovanni Bonometti, sulla vicenda dei lavoratori della Ahlstrom di Gallarate riuniti in presidio permanente.
“Non è la prima volta che le multinazionali arrivano sul nostro territorio, spremono quello che c’è da spremere e poi annunciano la ritirata lasciando a casa chi gli ha procurato profitti fino a ieri. E tutto senza pagare pegno. Non può e non deve continuare così.”
Il riferimento chiaro è alla Whirlpool di Biandronno, alla Munksjo di Besozzo (ex cartiera) e ad altre ancora.
“La politica assuma un ruolo. Chi governa questo territorio, questa Provincia, questa Regione, questo Paese (cioè gli stessi) stanno alla finestra a guardare e inviano ai lavoratori attestati di solidarietà, con i quali ci si fa nulla (per usare un eufemismo)”.
“Ma perchè in altri Paesi europei non è così semplice per una multinazionale chiudere e lasciare tutti a casa? E’ un problema a cui il Pdl e la Lega che governano stanno danno risposta? E perchè i parlamentari eletti in questo territorio non si vedono e non partecipano all’iniziativa dei lavoratori, portandola all’attenzione sul piano nazionale in modo autentico?”.
La crisi avanza, il mondo del lavoro la paga, chi ha responsabilità di Governo, a tutti i livelli, sta a guardare. Sembra che questa crisi sia piovuta dal cielo.