Approvati in Regione gli indirizzi per il risanamento dell’aria

Blocco degli Euro 2: il Consiglio propone deroghe per chi ha prenotato un veicolo nuovo e per gli anziani

Il Consiglio regionale lombardo ha approvato, a maggioranza, gli indirizzi di programmazione per il risanamento dell’aria.
Le linee di indirizzo, un piano triennale per obiettivi – ha spiegato il relatore Enio Moretti (Lega Nord)- sono previste dalla legge 24 del 2006 sulla qualità dell’aria. Si prevede di rientrare nei limiti delle emissioni là dove si sono superati e di preservare dai peggioramenti la qualità dell’aria nelle zone in cui i valori si mantengono al di sotto dei limiti.
Il programma fissa gli obiettivi intermedi per la riduzione delle concentrazioni e dà una stima del fabbisogno finanziario. Si tratta di 80 milioni di euro l’anno (di cui 30 dedicati alle sorgenti stazionarie e all’uso razionale dell’energia, 40 ai trasporti su strada e mobilità e 10 al settore agricolo e forestale) cui si sommano 30 milioni di euro a copertura delle misure a più lungo termine legate alla ricerca e all’innovazione tecnologica”.
Moretti ha anche illustrato alcune modifiche proposte che hanno registrato la disponibilità della Giunta, e che riguardano per esempio la possibilità di consentire la circolazione, -anche dopo il 15 ottobre (giorno in cui dovrebbe scattare il blocco per i veicoli euro 2 )- a chi dimostra di avere in corso le pratiche per l’acquisto di un veicolo nuovo. Questa deroga potrebbe valere sia per i veicoli commerciali che per i veicoli privati.

I Gruppi di opposizione non hanno partecipato al voto. Per Francesco Prina (PD): “Il provvedimento è inefficace e ininfluente, rispetto alle politiche ambientali di questa Regione, cui corrisponde dall’altro lato, una politica mediatica fortissima, che oscura i lavori istituzionali”. Secondo Carlo Monguzzi, Verdi, “Purtroppo si tratta di provvedimenti inefficaci: lo dice la UE e lo diciamo noi da tempo”.
Per Mario Agostinelli (Sinistra UAL) : “La gestione è stata solo propagandistica e si è evitato il confronto in Aula che si è svolto nel deserto dei banchi della maggioranza”..
Il Centro sinistra per la Lombardia si è astenuto (poiche, come si è espresso Battista Bonfanti “Si è finalmente formalizzato un atto importante, ma con un modo di procedere non adeguato”).
Hanno espresso voto contrario Stefano Zamponi, IDV, secondo cui “è un provvedimento sbagliato nel metodo (un atto di indirizzo datato 2007) ed inidoneo nella sostanza” e Alessandro Cè, Misto Cristiani e federalisti (“poiché mancano le priorità e ci sono finanziamenti insufficienti”),

Con il provvedimento è stato approvato un ordine del giorno – proposto dal Vicepresidente Marco Cipriano (SD) e sottoscritto anche da PD, Verdi, Centro Sinistra per la Lombardia, Sinistra UAL e Rifondazione – con cui si invita la Giunta ad esaminare modalità concrete per esentare la popolazione anziana dalle limitazioni all’uso del mezzo di trasporto privato. “Tutte le politiche ambientali che si mettono in atto – ha detto Cipriano presentando l’ordine del giorno – non devono essere coercitive e vessatorie, ma essere virtuose e tenere conto della grave situazione economica”.
Respinto invece l’ ordine del giorno, proposto da PD e Arturo Squassina (SD), che chiedeva di individuare un piano di finanziamento 2009/10 di almeno 90 milioni da utilizzare sia per i veicoli commerciali che per i veicoli pubblici e privati, di estendere i contributi anche per le autovetture e di adottare una proroga al blocco previsto per il 15 ottobre, “Prima si devono aumentare i contributi e, solo dopo, impedire la circolazione” aveva detto Giuseppe Benigni (PD), motivando la proposta. “Se avessimo approvato il piano dell’aria nel 2007 – aggiunge Arturo Squassina – avremmo potuto ridiscutere ogni anno l’attuazione delle politiche per la riduzione degli inquinanti e invece ora ci troviamo a bloccare decine di migliaia di veicoli, a prescindere per esempio dal fatto che i filtri antiparticolato non siano stati disponibili fino a qualche settimana fa, perché omologati solo di recente.”

Margherita Peroni (FI-PDL, Presidente della Commissione Ambiente), ha infine ricordato che si tratta di un tema prioritario ma complesso e che la UE ha avviato procedura di infrazione nei confronti di 24 paesi su 27. “Come l’aria non ha confini, anche la cultura che dobbiamo riuscire a promuovere non deve avere confini. Nel Piano poi si individua anche un metodo molto positivo, che è quello di un’ampia consultazione interistituzionale e con i cittadini.” “Inoltre – ha aggiunto Peroni – abbiamo avuto assicurazione che le risorse non sono finite e che ci saranno ulteriori disponibilità da parte del Governo per i contributi alla rottamazione”.

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Pubblicato il 06 Ottobre 2009
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