Svelato il nome della pianta misteriosa

Scompare d’inverno e ricompare in primavera, ha un odore intensissimo che attira le mosche e ha forme e colori eccezionali: così un lettore si rivolge a Varesenews per scoprire qualcosa. Gli risponde il botanico

Un fiore strano ad Albizzate: il  dracunculus vulgarisLettore chiama, botanico risponde.
 
Qualche giorno fa è arrivata in redazione, da parte della Pro Loco di Albizzate, una email con tre foto e una lettera con questo testo:
 
«È stato trovato in località Valdarno, frazione di Albizzate, un fiore davvero particolare.
Non è stato piantato volutamente dal proprietario del giardino in cui è collocato: è apparso all’improvviso circa tre anni fa e non sa come sia finito tra rose e lavanda.
Durante l’inverno scompare del tutto, ma ricompare in primavera, formando un fiore davvero eccezionale. Nelle giornate di bel tempo ha un profumo molto intenso che attira un numero incredibile di mosche attorno alla fiorescenza. Vorremmo sapere che tipo di pianta possa essere.
Grazie per l’aiuto che potrete offrirci».
 
La lettera si concludeva con un appello ai più, perchè fornissero indicazioni sul tipo di pianta. Ma Varesenews ha provato a fare di meglio: interpellare il botanico. Così abbiamo spedito le foto a Bruno Cerabolini, professore associato di botanica ambientale e applicata all’università dell’Insubria, che si è messo in team con i docenti Guido Brusa e Alessandra Luzzaro per dare più informazioni possibile ai nostri lettori.
 
«Innanzitutto si tratta di una pianta bulbosa della famiglia delle aracee: non è quindi strano che sparisca e ricompaia – spiega Cerabolini –  Tanto per fare un esempio, le calle sono di questa famiglia. Non è una pianta esotica quindi, anche se non è affatto frequente tra la flora spontanea soprattutto da queste parti. Noi pensiamo quindi che si tratti di un bulbo già esistente nel giardino, se chi ha fatto la foto è proprietario da poco, o che il bulbo sia stato “importato” insieme a della terra riportata. Io avevo abitato in una casa dove il proprietario precedente aveva piantato bulbi di tulipano: ogni primavera saltava fuori questa piacevole sorpresa… Nel caso non fosse così si tratterebbe di un caso – strano – di spontaneità»
 
Il nome è di quelli latini, ovviamente: «Il genere della pianta sembra di dracunculus vulgaris: è un’aracea più diffusa nella regione mediterranea, dalla Corsica alla Turchia, e vive senza difficoltà su terreni anche aridi. In Italia vive prevalentemente nelle regioni centro-meridionali: Marche, Basilicata, Sardegna. Diciamo che arriva fino all’appennino: perciò tendenzialmente non va oltre l’Oltrepò pavese. Ma, pur rara, è stata avvistata anche nella pianura padana, in Piemonte, nelle Langhe».
 
Tra le caratteristiche della pianta, una è piuttosto evidente: «Lo spadice, quell’infiorescenza che ha anche la calla, è incredibilmente puzzolente. L’odore, insieme al colore intenso, è “tarato” apposta per attirare un gran numero di moscerini e mosche. Le piante che vogliono farsi impollinare dalle api hanno di solito un profumo dolce, quelle che si fanno impollinare dalle mosche invece mandano un odore quasi di carne marcia. E la presenza massiccia delle mosche, segnalata nella lettera, ci fa pensare che il tipo di “profumo intenso” sia decisamente di questo genere».

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Giugno 2010
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