La Scuola di politica si presenta

"Conoscere per crescere - studiare e comprendere la politica a 360°”. Passione e impegno per il bene comune: i giovani si mettono in gioco

Il postulato sempre più presente nell’immaginario comune è che la disaffezione nei confronti della politica sia un fenomeno crescente, quasi inarrestabile. Una tendenza che si conferma in maniera ancora più evidente tra i giovani. Scetticismo, diffidenza se non addirittura fastidio: sono questi i sentimenti che i giovani provano non soltanto nei confronti dei partiti, ma anche delle istituzioni. Un’indagine condotta dall’Istituto di ricerca Demos lo conferma, snocciolando alcuni numeri che fanno riflettere. Il 51.3% dei giovani tra i 18 e i 24 anni pensa che la democrazia possa funzionare anche senza partiti, dato che cresce al 55% tra gli under 30 (contro una media nazionale complessiva che sfiora il 47%). I numeri non migliorano quando si parla di istituzioni: soltanto il 30.6% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni dice di provare fiducia nei confronti del Parlamento nazionale, il che significa che, ribaltando i dati, poco meno del 70%, è scettico nei confronti dell’Assemblea legislativa.
È perciò ancora più interessante che da Varese parta un’iniziativa decisamente in controtendenza. Nata spontaneamente dalla proposta (e dalla passione) di alcuni giovani ragazzi, tutti under 30, e sostenuta dall’Associazione Liberamente Politica e dalla Fondazione Lombardia Europa, prende avvio un seminario d’incontri dal titolo certamente evocativo “Conoscere per crescere. Per studiare e comprendere la politica a 360°: i giovani si mettono in gioco” che si concluderà nel giugno 2014. Un ciclo di 15 incontri, con una cadenza di due al mese, fatto di incontri pubblici, dibattiti, testimonianze e vere e proprie lezioni tenute da chi la politica la insegna, la racconta o la fa di mestiere. Il programma si articola in quattro moduli (storia, riforme, amministrazione pubblica e comunicazione) ognuno dei quali, suddivisi in lezioni introduttive, testimonianze e parte di rielaborazione. Ci saranno poi tre incontri pubblici di inizio, metà e fine corso. Per ricevere materiale informativo, programma e modulo d’iscrizione scrivere a conoscerepercrescere@gmail.com

«Mi ha fatto molto piacere che questo gruppo di ragazzi sia venuto a chiedermi di dar loro una mano a mettere in piedi questa serie di incontri – parola di Raffaele Cattaneo, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia ed esponente politico del Pdl varesino ha sostenuto e incoraggiato la scuola di politica –. Non potevamo che accogliere con favore questa iniziativa appassionata e sincera di giovani che non si accontentano del luogo comune che la politica è tutta da buttare, ma che vedono ancora un’utilità nell’impegno per il bene e vogliono capirne di più. La scuola è un laboratorio di idee e un luogo di confronto aperto a tutti».
Il primo incontro pubblico si svolgerà sabato 23 novembre alle ore 10.30 al Collegio De Filippi e vedrà la partecipazione di Raffaele Cattaneo, Roberto Maroni e Alessandro Alfieri. Seguiranno altre lezioni con interventi di politici di caratura nazionale come Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello, Roberto Formigoni, Mario Mauro, ma anche di esperti del settore come Lorenza Violini, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano, Antonio Orecchia, professore di Storia Contemporanea all’Università dell’Insubria e Giovanni Valotti, Professore Ordinario di Economia delle Aziende e Amministrazioni pubbliche e Pro-Rettore per le Relazioni Istituzionali presso l’Università Bocconi.
«Spazio aperto di presenza e di sussidiarietà, questo è lo slogan che accompagna la nostra associazione fin dalla sua fondazione, ormai 8 anni fa – commenta Paolo Aliprandi, Presidente dell’Associazione Liberamente Politica –. In questo spazio aperto di presenza si colloca l’iniziativa della Scuola di politica. Viviamo un tempo dove ormai domina l’impolitica, cioè il pensiero che della politica se ne può fare tranquillamente a meno tanto ce la facciamo lo stesso. È significativo invece che un gruppo di giovani voglia conoscere la politica e offra a tutti la possibilità di andare a fondo dei contenuti dell’impegno politico in tutti i suoi aspetti».
«Fondazione Lombardia Europa sin dalla sua costituzione ha avuto tra i propri obiettivi quello di aiutare il dialogo tra la società civile e chi svolge attività politica, consapevole che questa reciproca attenzione deve essere la normalità e non una sterile contrapposizione – sottolinea Luigi Jemoli, Presidente della Fondazione Lombardia Europa –. Patrocinare una Scuola di politica per i giovani è affermare una speranza per la crescita del nostro Paese, in un difficile contesto che ha bisogno di passaggio di esperienze, ma anche di molto entusiasmo e innovazione».
«La scuola di formazione politica è un’iniziativa rivolta ai giovani che nutrono passione per l’impegno sociale e politico, protagonisti dell’oggi e del domani – spiega Massimiliano Rossignoli, studente di 18 anni –. Questo progetto nasce dal desiderio di alcuni ragazzi di approfondire come oggi sia possibile impegnarsi nella nostra società per contribuire alla costruzione del bene comune. L’obiettivo dell’iniziativa non vuole essere quello di prefabbricare in scatola manager della politica, ma preparare chi intende ricoprire ruoli nelle amministrazioni fornendo loro le competenze necessarie. La scuola non sarà un insieme di convegni, ma in ogni ciclo di lavoro sarà centrale il ruolo di dibattito e discussione tra i partecipanti».
«L’obiettivo di questa scuola non è quello di istruire i giovani che vi parteciperanno, ma è quello di consentire loro di scoprire e far emergere il loro talento per la politica che, senza un confronto adeguatamente stimolato, potrebbe rimanere inespresso – ha aggiunto Patrick Tayoun, 27 anni membro del coordinamento universitario della regione Lombardia e senatore accademico dell’Università dell’Insubria –. Entrare in contatto con chi ha dedicato la propria vita al servizio della collettività, può aiutare a far rinascere la passione per la politica in una generazione che sta rischiando di perderla e l’accurata selezione degli ospiti che interverranno a questa scuola politica è finalizzata proprio a questo».
«Perseguire il bene comune della propria comunità e amministrare la cosa pubblica sono compiti da svolgere con la massima serietà e competenza – ha concluso Giuseppe D’Aquaro, 28 anni impegnato in prima persona in politica come assessore alla Cultura del Comune di Casale Litta – . Anziché rassegnarci, noi giovani abbiamo il dovere di impegnarci in prima persona con l’intento di offrire una buona politica alla nostra Comunità. Dobbiamo risvegliare il sopito concetto di politica intesa come servizio per giungere ad una crescita non solo individuale ma dell’intera comunità politica».


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Pubblicato il 07 Novembre 2013
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