“Niente casa di riposo, la rinuncia è ufficiale”

La lista Città Viva ha ottenuto la documentazione sui contatti tra la società privata che proponeva il progetto e il Comune, con la lettera di rinuncia datata 22 ottobre 2013. "Inerzia e incapacità dell'amministrazione Lega-PdL"

Niente casa di riposo a Samarate. Almeno, non quella di cui più o meno da tre anni si discuteva e che l’amministrazione comunale aveva indicato come una delle scelte "forti" di mandato: la rinuncia della società privata interessata ad un accordo con il Comune è infatti ufficiale, protocollata in Comune lo scorso 22 ottobre 2013 e venuta alla luce oggi: a sei mesi esatti dal precedente contatto con il Comune, infatti, la società proponente scrive al sindaco Lenaordo Tarantino che "la proposta in oggetto – a tutt’oggi priva di riscontro da parte vostra – deve intendersi revocata a priva di efficacia". Uno stop definitivo al progetto della Residenza Sanitaria Assistita, almeno appunto nella forma e con il soggetto con cui si era iniziato a ragionare. «Un’altra occasione persa da questa amministrazione, che ha dimostrato una volta di più lentezza, inerzia e incapacità a governare il nostro Comune», attacca la lista civica di minoranza Città Viva, che ha appunto approfondito e chiesto documentazione ufficiale all’ente.
Città Viva ricorda anche il forte investimento politico fatto dalla maggioranza di centrodestra Lega-PdL, che «aveva instaurato una commissione per studiare il problema e aveva conferito un incarico ben pagato alla Università di Castellanza per lanciare una proposta di bando», destinato però a rimanere in un cassetto. «Dopo anni di lentezza e scontri interni a questa maggioranza, è giunta in Comune una proposta di un privato per edificare appunto una casa di riposo. Sembrava la manna dal cielo… uscirono subito gli annunci raggianti dell’assessore Celotto (che di meriti ne poteva prendere ben pochi) che già annunciava la cosa come per fatta, “sprizzando gioia” come riportavano i giornali. Convocarono per questo una commissione a fine maggio 2013 in cui la società interessata presentò la proposta. Da lì di nuovo il nulla: 9 mesi di silenzio e sonno e nessuna comunicazione. Abbiamo richiesto le comunicazioni e gli atti che erano seguiti da quell’incontro e lì abbiamo scoperto la triste realtà». E la lista d’opposizione parla anche di «fallimento del mentore di questa amministrazione, Luigino Portalupi», che proprio sulla questione aveva investito più volte: il percorso aveva già dato qualche segnale di difficoltà, tanto che anche Lega e PdL intervenirono congiuntamente a maggio per chiedere un "cambio di passo" sulla vicenda. Niente da fare: secondo la civica si è di fronte ad un vero fallimento, che richiederebbe anche conseguenze politiche immediate: «Politici con un minimo di coscienza dopo questo fallimento dovuto a inerzia rassegnerebbero le dimissioni, ma si sa, anche a Samarate un posto di assessore ha il suo prestigio e la sua indennità economica». Anche se la civica non rinuncia all’idea che una RSA per Samarate sia possibile, ma che serva «un percorso ben più serio […] che sia condiviso e sia capace di andare a bussare alla porta in Regione Lombardia, cercando in finanziamenti pubblici e capitali privati la possibilità di arrivare al termine del percorso».

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Pubblicato il 06 Marzo 2014
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