Giro alla seconda settimana, Basso può crescere

Dopo il secondo giorno di riposo riparte la corsa rosa con Cadel Evans leader. Occhi puntati sulla crono di giovedì. Ivan non è arrivato in grande forma ma con il passare dei giorni potrebbe tornare grande

La prima settimana del Giro d’Italia ha consegnato ai tifosi una maglia rosa in qualche modo attesa, quella di Cadel Evans. L’australiano (foto a lato) di residenza ticinese e parentela varesotta (sua moglie Chiara è di Gallarate, lui ha vissuto a Castronno) sa di avere la possibilità di vincere la corsa, ha uno scudiero eccellente in salita come Morabito e ha scelto di vestire subito il segno del primato sopra la maglia della sua Bmc. Una scelta che potrebbe non pagare (talvolta Evans sembra volersi spremere per vantaggi minimi, per poi cedere nei giorni in cui i distacchi sono più pesanti), ma con questo campo partenti potrebbe anche rivelarsi giusta.
Oggi – martedì 20 – si riprende a gareggiare dopo un giorno di riposo ma la tappa non presenta alcuna difficoltà: insomma, la pausa non creerà alcun problema a differenza di quanto avverrà settimana prossima, quando lo stop precederà il tappone più temuto del Giro 2014. In questo martedì, dicevamo, si va da Modena a Salsomaggiore Terme, frazione del tutto pianeggiante se si eccettua una leggera salita nel finale di gara che tuttavia non dovrebbe impensierire i velocisti, visto che non è neppure segnalata come Gpm di categoria minima.
Ovvio quindi che l’attenzione degli uomini di classifica è già rivolta alla cronometro di giovedì (domani c’è una salita discreta, il Naso di Gatto, ma la vetta è 30 chilometri dall’arrivo di Savona) che potrebbe rimestare le carte tra i pretendenti alla maglia rosa finale. Nelle terre dei vini – si corre tra Barbaresco e Barolo – ci saranno 42 chilometri contro il tempo tutti da gustare: tra i migliori non ci sono grandi specialisti e questo potrebbe attutire l’impatto di questa prova, che resta però uno snodo importante del Giro.

I NOSTRI – Tornando a guardare alla prima settimana, ci sono da fare alcune considerazioni interessanti sui tre portacolori della provincia di Varese. In classifica Ivan Basso è 11°, ha 2’01" di distacco da Evans ma sta pedalando con buoni risultati a dispetto del piazzamento attuale. Basso è arrivato alla partenza di Belfast con parecchie incognite, visto che l’avvicinamento al Giro è apparso piuttosto deludente e anche il cassanese non ha mancato di sottolineare qualche difficoltà imprevista. Difficile che Ivan possa nuovamente puntare alla vittoria – già ottenuta nel 2006 e nel 2010 – ma la sensazione data sugli Appennini è positiva. Professionalità ed esperienza gli garantiscono di restare tra i migliori, le salite trovate fino a ora non sono adatte al suo "motore" ma se la condizione crescesse nell’ultima settimana Basso potrebbe tornare a puntare in alto.
Un obiettivo che pare invece già svanito per Ivan Santaromita: ci si aspettava che la Orica gli facesse prendere la maglia nella prima tappa con la cronosquadre e ciò non è avvenuto. Poi ha avuto l’occasione di stare davanti ma è saltato sulle prime salite importanti, pagando forse quel gap di esperienza agli specialisti dei grandi giri. Ora "Santino" si trova lontano in classifica, a 10’16" dalla vetta, ma può provare a cercare quella vittoria individuale con addosso la maglia tricolore che fino a ora gli è sfuggita.
Infine c’è Eugenio Alafaci, esordiente e passista veloce, che fino a qui si è dato (bene) da fare per pilotare l’amico e compagno di squadra (nella Trek) Giacomo Nizzolo, due volte secondo allo sprint. Per il giovani di Carnago tutta gavetta positiva: ha quasi un’ora e mezza di distacco accumulato nelle tappe di salita ma i suoi compiti sono altri, e li sta assolvendo bene.

Classifica generale (dopo 9 tappe): 1) Cadel Evans (Aus); 2) Rigoberto Uran (Col) a 57"; 3) Rafal Majka (Pol) a 1’10"; 4) Domenico Pozzovivo (Ita) a 1’20"; 5) Steve Morabito (Svi) a 1’31"; 9) Nairo Quintana (Col) a 1’45"; 11) Ivan BASSO (Ita) a 2’01"; 32) Ivan SANTAROMITA (Ita) a 10’16"; 170) Eugenio ALAFACI (Ita) a 1h29’42". 

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Pubblicato il 20 Maggio 2014
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