Ecco dove è sbocciato Darmian: “Per noi è un campione gentiluomo”

La sorpresa della Nazionale è nata e cresciuta a Rescaldina, sul prato dell'oratorio del paese. Ora tutti sottolineano il suo atteggiamento da campione, anche e sopratutto fuori dal campo

«Who is Darmian?». E’ questa la domanda che ha percorso la panchina inglese durante la partita di sabato notte contro l’Italia ed è la stessa che si devono essere posti in tanti (almeno chi non segue abitualmente il calcio) davanti alla tv vedendo quel ragazzo con la maglia numero 4 correre su e giù sull’erba spelacchiata dello stadio di Manaus. Ma c’è una città in cui nessuno ha mormorato quella domanda, in cui tutti conoscono la giovane promessa della nazionale azzurra: Rescaldina. «E’ proprio qui che Matteo Darmian è nato e cresciuto, tirando i primi calci al pallone in quel campo di patate», dice Don Carlo indicando il campo da calcio dell’oratorio di San Giovanni Bosco.

E’ su questo prato che la grande sopresa dell’Italia di Prandelli, classe 1989, ha allacciato per la prima volta le scarpette bullonate rivelando fin da subito un grande talento. «I suoi allenatori – continua Don Carlo – si erano accorti fin da subito che questo ragazzo era un po’ più bravo dei suoi compagni e così lo hanno messo in condizioni di esprimere il suo potenziale». Dalla Carcor alle giovanili del Milan il passo è stato breve. Poi il Palermo e il Torino fino a quando Cesare Prandelli si è accorto di questo giovane e ha deciso di inserirlo nella rosa dei convocati per il Brasile. Anche se la sua carriera lo ha portato lontano da Rescaldina «ogni volta che torna qui, ci viene a trovare -spiega Don Carlo – Qui c’è la sua famiglia e lui è rimasto ancora molto legato alla Carcor ma quello che ci rende veramente orgogliosi è che sta portado a livelli altissimi i valori umani e sociali che trasmette il vero calcio: è un vero campione».

 

Matteo Darmian è infatti un ragazzo con i piedi per terra. Lo dicono tutti nella sua città, anche gli educatori dell’oratorio che lo hanno visto correre per anni con le ginocchia sbucciate per il campo sportivo. Silenzioso, educato, mai sopra le righe: così descrivono quel giovane dalla faccia pulita che anche agli esordi non si è mai dimenticato dei suoi amici. Come i compagni di scuola dell’ISIS Bernocchi che ancora ricordano quando il giovanissimo Darmian, all’epoca nel vivaio del Milan, regalava loro le scarpe che gli consegnavano i vari sponsor.

Oggi, a Rescaldina (dove è cresciuto pure un altro difensore di Prandelli, Ignazio Abate…), tutti hanno una storia, un aneddoto, da raccontare su Matteo Darmian. C’è chi dice di averci giocato a calcio insieme, chi racconta di conoscerlo più o meno direttamente. Anche i bambini dell’oratorio che tirano calci al pallone su quello stesso campo raccontano storie più o meno verosimili sull’azzurro. E anche se di magliette con il nome di Darmian non se ne vedono in giro basterà aspettare solo qualche tempo. E qui tutti sognano un futuro da vero campione come lui, sia sul campo sia fuori.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Giugno 2014
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