Pronti ad andarsene pur di insegnare
Assegnate le cattedre per filosofia e storia. I vincitori dei due concorsi di ruolo sono felici del traguardo ma devono trasferirsi in altre province

Psicologia, filosofia, storia. All’Ufficio scolastico di Varese si sono presentati questa mattina, lunedì 25 agosto, i docenti precari chiamati a firmare il contratto a tempo indeterminato. Arrivavano da tutta la regione ma erano un gruppo sparuto: quattro per la categoria A36 (filosofia-psicologia) e due per la A37 ( filosofia-storia).
Pochi, dunque, i posti per queste due materie di insegnamento anche se i professori in attesa nelle graduatorie è lunghissima: « Ho trascorso 10 anni nelle “Gae” ( graduatorie a esaurimento) poi ho colto al volo l’opportunità del concorso e finalmente posso entrare nel mondo della scuola in ruolo» Giulia è, quindi, contenta anche se sa che l’attende un periodo difficile: « I posti in regione sono pochi e io sarò l’ultima. Sceglierò Varese perchè è l’opportunità migliore per me che vengo da Bergamo».
Per i prossimi tre anni, dunque, Giulia si trasferirà a vivere in provincia anche se non sadove sarà la sede della sua futura scuola. Nella sua condizione c’è anche Marcello, proviene da Vicenza ed è tra i vincitori del concorso in Lombardia: « Probabilmente accetterò l’incarico a Mantova. Dovrò cercarmi una casa, avviare una nuova vita. Ma, almeno, sarò un docente di ruolo».
Essere di ruolo è, quindi, l’obiettivo principale: per tre anni si accetterà trasferte e sedi disagiate e poi si cercherà di avvicinarsi a casa. Il mondo della scuola non offre alternative: « Nella nostra categoria ci sono pochi posti – spiegano i vincitori – e chi è precario ha poche speranze. Abbiamo visto molte maestre di ruolo chiedere il trasferimento alla secondaria per insegnare la nostra materia che è "filosofia e psicologia": chi è già nella scuola ha la precedenza».
La stessa scelta è stata fatto da un altro docente in attesa di stabilizzazione: « Io ho ottenuto il ruolo con il sostegno. Una volta inserito, potrò magari chiedere di essere destinato alla mia materia d’insegnamento principale».
Questo è il mondo della scuola e questo prevede il suo difficile sistema di assegnazione di compiti e ruoli. Un meccanismo complicato che sembra lasciare poco spazio a modelli come continuità didattica, impegno, merito. Mercoledì 27 agosto, prenderà il via il sistema di assegnazione dei precari, un esercito di docenti che ogni anno attende l’assegnazione dell’incarico, in scuole quasi sempre diverse.
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