I cambiamenti climatici spiegati da un premio Nobel

L'appuntamento con il professor Terry Callaghan è in programma il prossimo 3 settembre alle 20.45 nell'aula magna dell'Università dell'Insubria

All’Università degli Studi dell’Insubria si parla di cambiamenti climatici con due dei massimi esperti mondiali, il prossimo 3 settembre 2014, alle ore 20.45, nell’aula magna di via Ravasi 2, a Varese nell’ambito dell’iniziativa “Incontri da Nobel”.

Si tratta di un’opportunità unica per la cittadinanza: comprendere come i cambiamenti climatici condizionino la vita quotidiana, attraverso le voci di Terry Callaghan, professore di Ecologia Artica all’Università di Sheffield (UK) – vincitore nel 2007 insieme all’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Al Gore, del Premio Nobel per la Pace, in qualità di Lead Author dell’IPCC, Intergovernmental Panel on Climate Change (Comitato intergovernativo sul mutamento climatico) – e Stuart Terry Chapin, professore emerito dell’Università dell’Alaska, nonché past president della Società Ecologica degli USA, ecologo degli ecosistemi impegnato per tutta la vita in attività di ricerca finalizzate alla sostenibilità degli ecosistemi e delle comunità umane, attraverso l’analisi degli impatti del cambiamento climatico per lo sviluppo di piani di adattamento al cambiamento climatico.

L’iniziativa “Incontri da Nobel” – patrocinata dalla Fondazione Valcavi per l’Università degli Studi dell’Insubria – è duplice: alle ore 20.45, a Varese, nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria di via Ravasi 2, si svolgerà un incontro pubblico, aperto a tutti gli interessati, con ingresso libero fino a esaurimento posti e servizio di traduzione simultanea in Italiano. Il tema del dibattito è “Quali conseguenze del cambiamento climatico e del cambiamento globale sulle nostre vite? Impatti e prospettive”.

Il pomeriggio, alle ore 15, è in programma nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria del Chiostro di Sant’Abbondio, a Como, un seminario per “addetti ai lavori”, dal titolo: “Climate change and global change: impacts and challenges”. Il professor Callaghan parlerà di “Ecosystem change or stability and multiple causes” e il professor Chapin di “Ecosystem stewardship: sustainability strategies for a rapidly changing planet”.

«L’Università degli Studi dell’Insubria promuove da molti anni attività di ricerca scientifica finalizzata all’analisi degli impatti del cambiamento climatico, sia in Italia che nelle aree polari (Antartide, Artide) – spiega la professoressa Nicoletta Cannone, ecologa vegetale dell’Università dell’Insubria, nonché organizzatrice dell’evento – . L’attuale cambiamento climatico è considerato indiscutibile e senza precedenti per magnitudo e velocità. I suoi effetti sono ormai evidenti sia sulle componenti biotiche degli ecosistemi (interessando in maniera diretta o indiretta un ampio range di organismi viventi, animali e vegetali), sia su quelle abiotiche. Tali impatti si sono manifestati a scala globale con modalità e intensità differenti in funzione del tipo di ecosistemi interessati, della localizzazione geografica, delle condizioni ambientali, della presenza di altri elementi di disturbo, primo tra gli altri l’impatto antropogenico, e dei feedback prodotti. In considerazione del fatto che ad oggi circa il 50% delle terre emerse ha subito una modificazione ad opera dell’Uomo, il cambiamento di uso del suolo è un fenomeno globale che, in molti casi, produce impatti simili e convergenti a quelli del cambiamento climatico».

L’evento proposto verterà sulle problematiche relative agli impatti del cambiamento climatico e sulle sue interazioni con il cambiamento globale di interesse generale, «con due scienziati di rilevanza mondiale che, con la loro presenza, stimoleranno la partecipazione della cittadinanza a un dibattito di elevato valore scientifico che coinvolge su temi attinenti a diversi aspetti fondamentali della vita quotidiana, in particolare spiegheranno che cosa significhi il cambiamento Artico per noi e quali sono le strategie di risposta a un pianeta in rapida evoluzione» conclude la professoressa Cannone.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Settembre 2014
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