“Su Accam una scelta che garantisce il futuro”

La sezione cittadina di Sinistra Ecologia e Libertà plaude alla scelta fatta dall'assemblea dei soci Accam, che ha votato contro il revamping dell'inceneritore e per passare alla "fabbrica dei materiali"

inceneritore accam busto arsizio

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Sinistra Ecologia e Libertà sul futuro di Accam

Sostituire l’incenerimento dei rifiuti con il loro recupero. Questa la scelta che alla fine i soci di ACCAM hanno preso lo scorso 2 marzo. Uno straordinario risultato. Non per SEL, no per i comitati e le associazioni, non per chi ha tanto lavorato per costruirlo questo risultato. Ma per l’ambiente, per la salute, per il buon amministrare i soldi pubblici, per la partecipazione che è andata crescendo.

Nonostante il tentativo di posticipare nuovamente ogni decisione, i comuni sono andati avanti, scegliendo di scegliere. I tempi e le modalità per passare dal bruciare i rifiuti al recuperarli il più possibile dovranno essere definiti, si dovrà costituire un gruppo tecnico affiancato da rappresentanti delle amministrazioni che individuino dove realizzare le opere e i tempi per farlo. Ma la direzione è chiara: niente revamping dell’inceneritore e niente chiusura di ACCAM (come qualcuno pro revamping ha tentato di imporre). Con benefici per l’ambiente (sia per l’eliminazione dei fumi emessi sia e soprattutto perché plastica, carta, alluminio potranno tornare ad essere materie prime secondarie da riutilizzare nella produzione) e per la salute dei cittadini. Con benefici economici, perché questa scelta permette di spendere meno rispetto al revamping e di investire su una tecnologia nuova anziché sull’obsoleto incenerimento. Con maggiori garanzie anche per i lavoratori sia di ACCAM sia di Europower. Con questa scelta infatti non si chiude ACCAM, ma la si trasforma con investimenti che ne potranno garantire l’esistenza anche in futuro. Viceversa insistere sull’inceneritore, visti i dati che mostrano un sovrannumero di forni rispetto alle quantità di rifiuti bruciabili, avrebbe certamente condannato ACCAM alla chiusura nei prossimi anni.

ACCAM dovrà dunque proseguire nella sua mission di trattamento dei rifiuti, ma senza più bruciarli. Dovrà prenderne atto anche il Presidente di ACCAM che, fra i maggiori sostenitori del revamping, non si dà per vinto. Dopo il voto ha subito voluto ribadire la sua contrarietà alla fabbrica dei materiali e nuovamente ha rilanciato nel tempo il mantenimento dell’incenerimento, ben oltre le esigenze tecniche di realizzazione della fabbrica dei materiali. Ovvio, nessuno può obbligare Roberto Antonelli a credere nel futuro e nell’innovazione. I comuni soci possono e devono però pretendere che le loro scelte siano non semplicemente rispettate ma portate avanti con convinzione e non ostacolate a ogni piè sospinto.

SEL Gallarate

www.selgallarate.it

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 06 Marzo 2015
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