Piazza Risorgimento, dall’assemblea nuove proposte. “Bene il progetto”

Circa cinquanta presenti all'incontro convocato dal Comune, per discutere del degrado e di come riqualificare l'area

assemblea piazza risorgimento

«Siamo a due passi dal centro, ma è come essere in periferia». È la sintesi di un abitante di piazza Risorgimento, nel mezzo dell’assemblea convocata dall’amministrazione comunale per presentare e discutere con i cittadini il progetto di rinnovo per cui sono disponibili 57mila euro. La piazza (o meglio: la metà verso via Puricelli-via Foscolo) è oggi una delle “zone di degrado” a Gallarate, ma gli abitanti lamentano anche la marginalità in cui è caduta la piazza dopo la realizzazione della maxirotonda nel 2007.

«È diventata una piazza enorme e meno frequentata, attraversarla a piedi è una maratona» dice un commerciante, che ha il suo negozio vicino alla chiesa di San Francesco e che con lucidità individua i limiti dello spazio oggi: «Metà piazza, per varie ragioni, è preda del degrado e degli ubriachi, l’altra metà è isolata. E in mezzo ci sono le aiuole dove si cambiano i fiori ogni due giorni».

Il lascito della “rivoluzione” viabilistica del 2007 – allora contestata da centrosinistra, associazioni e comitati – è stato evocato ma anche tenuto pressochè fuori dal dibattito, per evitare polemiche politiche tardive. L’assemblea, con una cinquantina di partecipanti, si è concentrata soprattutto sui problemi nei giardinetti: la presenza di persone ubriache o comunque in condizioni di marginalità sociale problematica, la sporcizia («anche se i lavoratori dell’Amsc fanno il loro dovere, quelli sporcano subito dopo», dice un commerciante), i casi di spaccio di droga nel cuore della notte (richiamati in particolare da un funzionario di polizia che abita nei palazzi intorno). L’amministrazione ha presentato il progetto di recupero, che prevede il taglio degli arbusti sostituiti da prato e vuole inserire nella piazza elementi di richiamo: sicuramente un’area di giochi per bimbi, forse una piccola area cani, ma durante l’assemblea è stata avanzata anche l’ipotesi di una pista da bocce (che sarebbe a questo punto alternativo all’area cani). Meno accordo sull’idea di riportare in piazza il piccolo mercato che c’era in passato, non apprezzata da tutti.

Il dibattito è stato lungo e pacato, su aspetti diversi, con l’analisi dei problemi e anche sulle soluzioni tecniche nel progetto proposto: dalla platea Paolo Brufatto di Gallarate 9.9 (la nascente lista civica) per esempio ha portato ad esempio alcune indicazioni pratiche sull’ipotesi del parchetto per cani («attenzione anche a valutare il rumore, che non è problema secondario»). C’è stata anche un’attenzione, da parte di abitanti e frequentatori della piazza per lavoro, ad affrontare il problema del degrado in ottica complessiva: «Non dobbiamo pensare – ha continuato Brufatto – solo a un deterrente per la piazza, altrimenti queste persone si spostano in altre zone». L’approccio è stato richiamato anche dal vicesindaco Giovanni Pignataro e dall’assessora alla partecipazione Cinzia Colombo.

«Condividiamo la preoccupazione, capiamo bene che i problemi che esponete non sono inventati» ha concluso il sindaco Edoardo Guenzani, pur riconoscendo che ci sono molti problemi nell’intervenire efficacemente sulla presenza di persone problematiche, quando non ci sono reati specifici. «Abbiamo anche aggiornato il regolamento di polizia urbana, cercando di fornire nuovi strumenti» (il regolamento consente ad esempio ai vigili di sanzionare con multe alcuni comportamenti molesti che non sono reato). Dalla platea è arrivata più volte una richiesta di una maggiore presenza delle forze dell’ordine, compresi gli agenti. «Ho chiesto al comandante di muoversi in questo senso» ha detto il sindaco. Dall’amministrazione anche la disponibilità a valutare telecamere di sorveglianza.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 31 Ottobre 2015
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