Commercio, ancora scintille in consiglio

In un’interrogazione la minoranza chiede conto dei lavori del Distretto due Laghi. Il sindaco replica: “Rispondere tocca al CdA, non alla mia maggioranza”

Gavirate

Cosa sta facendo il distretto del commercio “Dei due laghi nel mezzo di una delle più violente crisi economiche dal 29’ ad oggi? Niente, o poco, secondo la minoranza di Gavirate che ha presentato un’interrogazione discussa durante l’ultimo consiglio comunale tenutosi a villa De Ambrosis proprio questa sera, lunedì.

Una domanda che secondo il sindaco Silvana Alberio toccherebbe ad altri evadere – al cda dell’Associazione, per esempio – . «Premetto che è ampiamente condivisibile rilevare che l’economia del Paese stia attraversando un pericolo di difficoltà e la luce in fondo al tunnel, forse viene avvertita più a Roma che qui. Tuttavia voglio ricordare che nel 2015 a Gavirate sono state aperte ben 7 nuove attività commerciali. Sicuramente un dato positivo rispetto alle chiusure degli anni precedenti».

Ma perché questo dibattito, dai toni anche accesi sul commercio? Perché questo tema tiene banco fra gli scranni di maggioranza e opposizione?

Il principio fu la prevista apertura della stazione di servizio presso il Centro Commerciale Campo dei Fiori – una “pompa bianca” – prevista nel Pgt e il cui iter è stato portato in Consiglio nella seduta del mese scorso.

Poi l’interrogazione firmata dal Capogruppo di “Per Gavirate” Lucchina e dal collega Mastrorilli nella quale si rileva che “l’attività del Distretto del Commercio dei Due Laghi – nato appunto per contribuire al rilancio delle attività commerciali dei Comuni aderenti e di cui il Comune di Gavirate è socio – a quanto ci risulta opera a fatica: da oltre 6 mesi non convoca i propri organi sociali”. E a fronte di questa osservazione i due consiglieri si sono chiesti, fra le altre questioni, “a quali bandi pubblici il distretto abbia partecipato, quale sia la situazione economica e finanziaria del distretto, con evidenza dei relativi bilanci preventivi e consuntivi approvati” e “quali sono i programmi che il Distretto intende sviluppare per il prossimo 2016”.

Il Distretto del Commercio Due Laghi è nato nel 2011 dall’aggregazione di cinque Comuni dell’area nord-ovest della Provincia di Varese caratterizzati dalla risorsa “lago”. Il comparto si trova infatti a cavallo dei laghi di Monate e Varese. Comune capofila è Gavirate e i comuni partner sono: Comerio, Bardello, Biandronno e Travedona Monate.
Nel sito si legge che l’Associazione non persegue fini di lucro, è apolitica ed aconfessionale e ha come obiettivo il “generare attrattività e valorizzare le attività economiche e commerciali presenti sul territorio, attraverso la fattiva collaborazione degli associati e la gestione condivisa delle iniziative”.

Secondo la minoranza di Gavirate questa struttura – all’interno della quale è presente anche un rappresentante della stessa minoranza, Luigi Cassani – sta lavorando poco.

Il sindaco Alberio nella sua risposta si riferisce al fatto che spetterebbe agli organi interni al Distretto il rendere conto del lavoro fatto, e non al Comune, che pure è ente capofila. «Tuttavia – ha spiegato – da parte dell’amministrazione comunale sono state prese diverse iniziative a sostegno del commercio nel corso del 2015, iniziative che verranno potenziate con nuove idee. Si tratterà di un mix fra commercio, cultura arredo urbano, e turismo».

Ma c’è anche dell’altro: ciò che non è piaciuto alla minoranza riguarda il battibecco nato sulla stampa fra l’attuale presidente del Distretto, Marco Bioli, e l’ex numero uno Claudio Brugnoni in merito alle condizioni economiche della struttura.
Secondo Lucchina, intervenuto coi giornalisti dopo il Consiglio «la risposta del primo cittadino è stata troppo superficiale, non siamo entrati per niente nel merito e non sono stati toccati gli equilibri finanziari e non ci è stato fornito nessun bilancio. Inoltre abbiamo letto sulla stampa dichiarazioni inaccettabili dell’attuale presidente che, voglio ricordare, è un tecnico, e non un politico. Non è bene intervenire su una mozione non ancora discussa al di fuori del consiglio comunale».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Marzo 2016
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  1. Avatar
    Scritto da Uatu

    Paralizzare la minoranza cavillando su termini e interpunzioni (imbeccati della segretaria comunale), è più un compito da “maestrina dalla penna rossa” che da Sindaco in carica, ciò detto, tanta pignoleria mal si coniuga con le imprecisioni sostenute in 60 minuti di consiglio Comunale. Oltre a non fornir risposte la “maestra”, a cui tanto piace parlare di mantra, dovrebbe aver capito che non é ripetendo ossessivamente che le “coperte sono corte” che si risolvono i problemi della cittadinanza.

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