L’area cani ritarda e i padroni si rivolgono a Change.org

L’area cani a fianco del minigolf di Varese, eliminata nella sua forma iniziale e destinata a diventare più grande a pochi metri di distanza, è in ritardo, lascia i padroni senza uno spazio evidentemente gradito e li fa arrabbiare.

Per questo hanno provato a lanciare una petizione sul noto sito di “raccolta firme digitali” Change.org, in modo da poter raccogliere più firme possibile per il ripristino di un’area cani nella zona di villa Mirabello – minigolf. Ecco il testo:

Buonasera, mi chiamo Arturo, sono un meticcio di 14 anni e sono molto triste perché nella mia città, Varese, c’era una zona di sgambo recintata, soleggiata, dotata di fontanella dell’acqua, con una vasta area erbosa dove poter correre liberamente, con cestini idonei al recupero delle nostre defecazioni, qualche panchina per i nostri padroni, insomma una zona dedicata a noi amici a 4 zampe molto bella e confortevole, con ogni genere di prima necessità per il nostro divertimento e benessere e per quello dei nostri padroni.Sono triste perché ora non è piu` utilizzabile, la mia padrona mi ha portato in quella che sarebbe la nuova area per cani, sempre in Villa Mirabello, ma oltre ad essere ben nascosta e notevolmente ridotta rispetto alla precedente è buia per il numero eccessivo di alberi presenti, che ovviamente impediscono anche una naturale illuminazione solare. Inoltre non è dotata né di cestini, né di panchine, né di acqua corrente.Dovrebbe essere per noi e per i nostri padroni un luogo confortevole e da poter frequentare, ma una zona non attrezzata e dove si trovano bottiglie, ceneri di falo`, avanzi di banchetti e soprattutto feci umane non merita proprio di essere frequentata. NON VOGLIO PIU` ESSERE TRISTE. Arturo

 

Fino ad ora (mattina del 7 giugno 2016) hanno firmato in 219.

L’area cani, turbata dalla riapertura del minigolf, è già stata più volte oggetto di dibattito: ultimamente era stata oggetto di una lettera al direttore, con conseguente risposta dell’assessore competente, Riccardo Santinon.