Più ore e tecnologia nelle scelte degli studenti lombardi

La fotografia del Ministero sulla scorta delle scelte nelle iscrizioni di prima evidenzia la complessità di uno stato con vocazioni ed esigenze differenti

primo giorno di scuola liceo frattini studenti

Saranno oltre un milione e mezzo i “primini” che inizieranno una nuova scuola il prossimo settembre in tutt’Italia. Il dato è stato reso pubblico dal Ministero dell’Istruzione che da alcuni anni gestisce le iscrizioni direttamente attraverso la piattaforma digitale. La nostra regione si contraddistingue per il rispetto delle regole con una percentuale di domande presentate direttamente on line dell’85%. Un risultato raggiunto anche da Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Il 97,1% delle domande presentate tra il 22 gennaio e il 22 febbraio scorsi sono arrivate a scuole primarie e secondarie statali. 

Nella scuola primaria, le scelte dei lombardi si sono concentrate soprattutto nel tempo pieno di 40 ore settimanali (52,9%) e di 30 ore settimanali (33,1%). Decisamente bocciate le 24 ore che hanno ottenuto solo l’1,4% delle domande. Diverse le indicazioni per la secondaria di primo grado ( le scuole medie)  dove gran parte dei genitori ha optato per l’offerta limitata alle 30 ore (78,6%) con un 18,6% per le 36 ore e solo il 2,1% per le 40 ore.
A livello nazionale si registrano, invece, ben altri numeri nella primaria con la prevalenza delle 27 ore (34,6%) o del tempo pieno a 40 ore (39.3%).

Complessivamente sono 549mila i ragazzi che dopo la terza media hanno deciso di continuare gli studi, il 94,5% dei quali ha scelto una scuola secondaria superiore. Il restante 5,5% (pari a 30.319 ragazzi) ha optato per percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) svolti presso strutture formative accreditate dalle Regioni.

I licei si confermano la tipologia di scuola superiore più gettonata (52%), in particolare dalle ragazze (60,7%) che scelgono soprattutto gli studi classici ( 69,8% al classico, 80& linguistico, 89% scienze umane, 68% artistico) mentre cedono lo scettro ai ragazzi per lo scientifico (51,8% contro il 48,2% delle femmine) e in special modo nell’indirizzo scienze applicate dove si ha un’iscritta ogni tre alunni.

Gli istituti tecnici accolgono il 30,5% dei ragazzi, confermando il dato del precedente anno scolastico. Anche in questo caso gli indirizzi tecnologici attirano di più i ragazzi (83,7%) mentre le ragazze preferiscono quelli economici ( 55,3%) In diminuzione dell’1,1%, invece, le domande per gli istituti professionali (17,5%) dove mantiene, seppur in calo, il fascino il solo indirizzo alberghiero con l’enogastronomia.

A livello geografico, i licei registrano il gradimento maggiore nel centro Italia (57,8%), gli istituti tecnici nel nord-est (36,2%), gli istituti professionali, infine, evidenziano le migliori performance nel sud e nelle isole (rispettivamente 19,5%).

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In Lombardia il primato delle iscrizioni va al liceo scientifico suddiviso tra l’opzione tradizionale (13,3%) e quella scienze applicate (8,7%). Seguono gli istituti tecnici: primi quelli tecnologici con il 20,8% delle iscrizioni e poi quelli economici (13,8%). Tra i licei, i ragazzi lombardi preferiscono il linguistico (9,6%) le scienze umane (5,2%) l’artistico (4,7%) fanalino di coda il classico che non riesce ad arrestare il suo trend negativo (4,1%).
Tra i professionali piace senza dubbio il settore servizi (9,6%) e poco quello industriale e artigianale segno che va ripensato il modello formativo. In Italia, la regione Lombardia è quella con il numero di iscrizioni liceali più basse, insieme a Veneto, Piemonte, Friuli, Emilia , Marche e Puglia.

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Pubblicato il 18 Agosto 2016
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