Moretti: “Rammarico per qualche superficialità”
L'allenatore della Openjobmetis però è fiducioso: siamo sulla buona strada. Pagelle: su tutti c'è Anosike; Pelle, Campani e Cavaliero, che fatica
Così Paolo Moretti al termine della gara persa sul campo di Sassari dalla sua Openjobmetis. «Quella di stasera è stata una partita in cui le emozioni tipiche della “prima” di campionato non si sono viste granché: noi eravamo alla terza prova ufficiale, loro sono troppo esperti e scafati per incappare in una prova “sentimentale”. Certo, ci rimane un po’ di rammarico a causa di alcune superficialità: abbiamo concesso troppi secondi tiri, qualche palla persa evitabile, subito un pizzico di situazioni sfortunate e quando perdi solo di 6 punti, se vai a ripulire la gara da queste cose, capisci che negli ultimi minuti avresti potuto anche provare a vincerla».
Il tecnico comunque pensa positivo per l’immediato futuro: «I ragazzi hanno disputato una partita tosta, gagliarda: complimenti a loro ma adesso sotto con il lavoro per preparare la prossima, in casa con Caserta. La sensazione comunque è che siamo sulla buona strada».
P A G E L L E
ANOSIKE 7 – I segnali di risveglio visti con il Benfica si sono concretizzati a Sassari, dove OD si dimostra il miglior lungo sul parquet, nonostante all’inizio sia ancora cercato con il contagocce dai compagni. Quando però è chiaro che il pivot può dare una bella mano alla Openjobmetis (non solo a rimbalzo), i rifornimenti aumentano e il fatturato cresce.
MAYNOR 6 – Volenti o nolenti, anche in questo momento di forma precaria, gran parte delle fortune biancorosse passano da lui. Parte contratto, poi cresce e a un certo punto trova il modo di ferire Johnson-Odom. Purtroppo nel finale quest’ultimo replica con gli interessi, perché Eric in difesa è ancora una tassa.
AVRAMOVIC 5,5 – Inizio davvero faticoso, tanto che Moretti dà un giro di campo a Bulleri (senza voto) per le difficoltà del serbo sulla difesa lunga e raddoppiata di Sassari. Col passare dei minuti cresce gradualmente e trova un paio di bei canestri. In difesa si impegna, ma spesso lo scafato Stipcevic lo fa correre a vuoto.
PELLE 5 – Non facciamoci abbagliare da certe giocate sopra il ferro viste con il Benfica: Sassari è di un’altra pasta e lui, che pure è puntuale su un paio di assist, va in bambola. Un solo rimbalzo all’attivo, ed è qui che Varese perde contatto come mostra il -12 di plus/minus in 11′ di impiego.
CAVALIERO 5 – Un bel raid nel finale non cambia il giudizio di una partita in cui il capitano fa spesso fatica a tenere le mosse dei pari ruolo avversari. Emblematico l’ultimo “giro” sul parquet: entra e perde palla, rischiando il bis subito dopo.
CAMPANI 5 – Prova a fare il vice Kangur in attacco, ruolo che in futuro potrebbe essere il suo (ha mani buone e intelligenza cestistica) ma ancora non ha assimilato trucchi e movimenti. Ne esce una partita con poco mordente e senza grandi cifre.
KANGUR 5,5 – Tenta di prendere il gatto, pardon la partita, per la coda nel senso che negli ultimi minuti segna e trova qualche buona difesa. Fino a quel punto però il bilancio era stato negativo, anche se gli va dato atto che Savanovic è stato altrettanto “morbido”.
EYENGA 6 – Parte a tappo di spumante, perché evidentemente ha qualcosa da dire ai suoi ex tifosi che lo fischiano. Lo spumante però, resta aperto per troppo tempo, perché perde le bollicine e la frizzantezza, eccezion fatta per qualche breve momento. Poi, Sacchetti lo mette in croce (forse vendicando il papà, fatto fuori lo scorso anno da uno spogliatoio nel quale di certo Eyenga non stava in disparte).
JOHNSON 6 – Primo tempo tra l’invisibile (salvo che per un bel canestro, l’unico) e l’inutile. Poi, come giovedì con il Benfica, cresce e trova qualche conclusione apprezzabile. La sufficienza forse non è pienissima ma non è che Lacey abbia fatto il fenomeno dall’altra parte: 6 di incoraggiamento.
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