Nessuno vuole Villa Scazza

Il bando è andato deserto. L'opposizione del paese: "Si sta deprezzando ed è colpa di una amministrazione poco attenta". Il sindaco: "Ci stiamo già muovendo, troveremo una soluzione"

Villa Scazza

Niente di fatto: Villa Scazza non la vuole nessuno. Il bando è andato deserto e la bellissima costruzione di proprietà del comune di Buguggiate non ha ancora un acquirente.

Nemmeno il prezzo ormai “stracciatissimo”, 855 mila euro per un’area di oltre 9000 metri quadrati sopra una collina circondata da alberi secolari, ha convinto potenziali investitori.

“Eravamo molto ottimisti – spiega il sindaco Cristina Galimberti -. Avevamo avuto molte richieste di visite: tutti si sono dimostrati molto interessati, ma poi nessuno ha partecipato al bando. C’era chi pensava di costruirci un albergo, chi una casa di cura, ma la villa ha bisogno di essere ristrutturata e forse alla fine tutti sono rimasti intimoriti dalla cifra necessaria”.

Un vero peccato perché più il tempo passa e più la villa si deprezza.
Il tema è stato anche oggetto di un incontro pubblico organizzato dalla minoranza di Buguggiate cui ha partecipato anche il primo cittadino. Al centro dell’incontro (oltre alla questione dell’uscita di Buguggiate dal Consorzio di Polizia locale) anche la mancata vendita della villa: “Il prezzo a cui è stata messa in vendita è totalmente inopportuno: una cifra irrisoria – ha detto il consigliere Matteo Sambo –  L’amministrazione comunale per dieci anni non ha fatto nulla per mantenerla in buone condizioni ed ora risulta difficile trovare un acquirente disposto a spendere 800 mila euro per comprare villa e parco e spenderne chissà quanti per renderla agibile”.

Ma la preoccupazione è anche un’altra e l’ha espressa il consigliere di minoranza Lorenzo Carabelli: “Quali sono i piani di investimento nel caso si riuscisse a vendere l’immobile? Il gruppo Buguggiate nel Cuore si è posto la domanda e riflettuto su come destinare i fondi, nel rispetto delle indicazioni date da chi a suo tempo, nel 2004, ha scambiato la Villa, con una valutazione di più di 2 milioni di Euro. Allora era chiaro che le finalità dovessero essere culturali e che comunque qualunque tipo di investimento fosse a favore della comunità e andasse a beneficio dell’intera cittadinanza, a questo si aggiungeva che fosse in memoria di un parente dei proprietari.
Il sindaco ha detto che nel caso si riuscisse a vendere Villa Scazza il denaro verrà utilizzato per migliorare la struttura dell’edificio comunale e per costruirci un ascensore; un po’ poco: se ci sia in serbo altro non è dato saperlo”.

Prima di pensare agli investimenti c’è da chiedersi però cosa succederà ora, visto che la Villa è ancora di proprietà del Comune: “Non possiamo più far passare anni – dice il sindaco Galimberti – Dobbiamo assolutamente pensare ad una soluzione alternativa. Potremmo studiare una proposta di “affitto con riscatto” ma dev’essere ben fatta e soprattutto blindatissima. Vediamo, ci stiamo già attivando”.

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Pubblicato il 08 Febbraio 2017
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