Dall’emorragia cerebrale alla rinascita. La storia del prof. Claudio Saita
Un anno fa è stato colpito dalla malattia e da allora ha raccontato il suo percorso di guarigione, i suoi successi e le sue sfide attraverso Facebook
Claudio Saita, docente universitario. Una anno fa, il 12 settembre 2016, è stato colpito da emorragia cerebrale. Da allora ha raccontato il suo percorso di guarigione, i suoi successi, le sue sfide, attraverso il suo profilo Facebook, trovando la sostegno e forza anche grazie alle persone che hanno iniziato a seguirlo. Grazie al contributo della giornalista Maria Rosa Di Natale EmPress, ha raccontato la sua storia a DigitaLife. Con un obiettivo: a gennaio vuole tornare in aula ad insegnare.
«Ho scelto di raccontare su Facebook la mia storia, la mia malattia, perché ho visto che molte persone sono interessate a ciò che accade nella mia vita, nella vita che sto trascorrendo qui, per affrontare il mio percorso».
E ancora: «Il giorno che mi dovessi accorgere che sono diventato narcisista, che mi avvolgo su me stesso, che quello che scrivo è noioso e non interessa, smetto di scrivere. Prima usavo i social così tanto per fare, poi il Natale scorso è cominciata questa avventura di condivisione». La sua storia potete ripercorrerla nel video in apertura di questo articolo o cliccando qui.
Sul sito ufficiale potete trovare tutte le informazioni su DigitaLife, dove saranno anche pubblicati tutti i video che invierete.
Per mandare il vostro filmato, basta seguire le istruzioni in questa semplice scheda:
DIGITALIFE E’ UN PROGETTO ANCHE TUO
È una grande ambizione raccontare il cambiamento con un film. Lo è ancor di più pensare di farlo in modo collettivo, corale, partecipato. DigitaLife sarà infatti un collage di storie che ci racconterete e che ci potrete fare avere con brevi video. Il nostro lavoro è organizzare tutto questo, raccontarlo e poi costruire l’opera grazie alla regia di Francesco Raganato.
Il digitale ha cambiato le nostre vite in profondità. Coglietene attimi, momenti, esperienze. Pensate a ciò che vi piace, vi preoccupa, vi entusiasma, vi spaventa. Anche le piccole cose quotidiane e non per forza i grandi progetti. Ognuno di noi vive, vede, ascolta storie che hanno a che fare con il digitale.
Raccontatelo. È un’azione importante per tutti noi e ci aiuterà a conoscere di più e a riflettere su cosa è successo, succede e succederà.
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