Il bellunese Da Col è il re del Sasso del Ferro

Lo specialista veneto vince la Vibram Vertikal di Laveno. La bergamasca Rossi prima tra le donne. Il premio "Uomo con le ali" al Team3Gambe

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Lo specialista bellunese Manuel Da Col ha vinto la seconda edizione della “Vibram Vertikal Sass de Fer” di Laveno, gara podistica organizzata sul sentiero che corre in gran parte nei pressi dei piloni che sorreggono la bidonvia che dall’abitato della cittadina porta fino al Poggio Sant’Elsa.

Da Col, classe 1982, portacolori del Team Scott, ha percorso i 3,5 chilometri (e 900 metri di dislivello) sulle pendici del Sasso del Ferro in 33’09”, tempo che gli ha permesso di chiudere con un buon vantaggio sul secondo classificato Stefano Rinaldi, dell’Eolo Team. Il podio è stato quindi completato da Daniele Frattalini, terzo in solitaria, seguito poi da Gabriele Poggi (Cambiaso Risso Running) e da Roberto Delorenzi del Team Vibram.

Anche in campo femminile il successo è andata a uno dei talenti della corsa “verticale”, la bergamasca Maria Eugenia Rossi del team Valetudo-Serim. Rossi ha portato a termine la prova in 47’23” staccando le altre concorrenti: secondo posto per la giovane Giovanna Cerutti, appena 17 anni, terzo per Loredana Strozzi. Più staccate Elisa Masciocchi e Sabina Bacinelli, rispettivamente quarta e quinta.

La gara ha visto al via 220 partecipanti tra uomini e donne; il percorso prevedeva lo start da via Labiena – la principale di Laveno, quella che dall’ingresso del paese porta al lungolago – per poi snodarsi sulla ripida salita verso il Poggio Sant’Elsa. A quel punto però gli atleti dovevano affrontare un’ulteriore fatica per raggiungere la vetta del Sasso del Ferro a quota 1.062 metri, con il “premio” di un panorama letteralmente mozzafiato.

Tra chi ha raggiunto il traguardo anche gli atleti del Team3Gambe: Moreno Pesce (amputato transfemorale) Heros Marai e Giuliano Mancini insieme a Michele Maggioni e Constantin Bostan (amputato transtibiale) supportati da Gildo Checchin e Simona Lo Cane. Il team ha ricevuto quest’anno il premio “Uomo con le Ali” assegnato in memoria di Oliviero Bellinzani, lo scalatore di Orino capace di tante imprese alpinistiche nonostante fosse privo di una gamba. «Non cercavo qualcosa di semplice da fare ma cercavo il perché Oliviero si spingesse fin qui. All’arrivo in vetta ho volutamente atteso di rimanere solo in silenzio seduto a terra per cercare di provare quel sentimento di rispetto verso la maestosità della montagna. Quell’atto d’amore di cui parlava» ha raccontato all’arrivo Moreno Pesce.

La manifestazione è stata organizzata dall’associazione sportiva “100% Anima Trail” in collaborazione con la società Funivie del Lago Maggiore che gestisce l’impianto di risalita. L’organizzazione della gara ha fornito l’occasione di contribuire alla pulizia e alla riscoperta del sentiero che sale alla base della funicolare e che viene restituito ai turisti e agli appassionati di trekking. Nel corso della prova va segnalato anche l’intervento dell’elisoccorso a causa di un malore che ha colpito un concorrente di 26 anni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Aprile 2018
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