“Chiude l’oncologia ad Angera”. Ma l’ospedale smentisce
La denuncia arriva dal medico Andrea Bagaglio. Il direttore del presidio Gelmi, però, assicura che il servizio continua a essere garantito
«Quando paventavamo il depotenziamento dell’ospedale di Angera non immaginavamo certo che si arrivasse fino a questo punto ! Dopo la chiusura del punto nascite, dopo la non garanzia dell’apertura della pediatria , un’altra tegola si abbatte sui malati che afferiscono all’ospedale . Stiamo parlando dell’oncologia».
Andrea Bagaglio, medico del territorio di Angera lancia l’ennesimo allarme sull’impoverimento dell’offerta dell’Ondoli: « Quando pochi mesi fa diede le dimissioni l’oncologo dell’ospedale, sollevammo il problema della continuità assistenziale per gli ammalati di tumore – spiega Bagaglio – Fu assicurato che nulla sarebbe cambiato per i pazienti. Dopo il proclamato potenziamento dell’ospedale sventolato da chi continua a gestire la sanità in Lombardia, ecco la notizia che questi pazienti dovranno recarsi presso l’ospedale di Gallarate per sottoporsi alle debilitanti terapie. Col medico in pianta stabile ad Angera si era creato oltre al rapporto sanitario anche un rapporto umano , importantissimo per persone che già soffrono immensamente»
La denuncia viene , però, smentita dall’Asst Valle Olona : « Quando il dottor Spinelli – chiarisce Roberto Gelmi, direttore del presidio angerese – si è trasferito a Roma, noi abbiamo affidato il reparto a un medico dell’oncologia di Gallarate. A turno, il personale del reparto diretto dal dottor Artale va ad Angera a svolgere l’attività di assistenza e cura. Molto spesso, è andato lo stesso primario. Non capiamo quindi le ragioni di questa denuncia. Il servizio non si è mai interrotto, nemmeno durante il passaggio di consegno, e non si interromperà nemmeno durante il periodo estivo. Chiaro che, in casi di particolare gravità, l’ospedale invia i pazienti nei centri di riferimento regionale. Altri hanno chiesto e ottenuto di essere presi in carico al Sant’Antonio. Tutto nelle normali relazioni tra ospedale e paziente. Ma non c’è alcun impoverimento sull’offerta oncologica dell’Ondoli».
Nei giorni scorsi, anche Giorgio Broggi del Partito Democrativo aveva sollevato il problema “Ondoli”: « Da sempre, il PD a tutti i livelli (regionale, provinciale e cittadino) ha chiesto come primo atto che il nostro ospedale fosse ricollocato nella sua sede naturale, ovvero l’ASST dei Laghi. Questa soluzione è stata caldeggiata dal gruppo regionale del Partito Democratico sin dalle prime fasi della riforma sanitaria regionale ed è stata ulteriormente rafforzata da Samuele Astuti, segretario provinciale del PD e Consigliere Regionale, che ha depositato una proposta di legge regionale in questo senso.
Chiediamo una progettualità che in ultima analisi garantisca l’accesso ai servizi sanitari, alla diagnostica ed alle cure a bassa intensità a tutti i residenti del basso Verbano.
A tal proposito il Circolo del Partito Democratico Angera-Ispra Ranco ribadisce che per garantire un futuro al presidio ospedaliero di Angera e riportarlo a quella dignità che lo ha sempre caratterizzato negli anni occorra, da subito:
Ø assicurare i servizi specialistici per tutte le fasce di età ed in tempi brevi, con il potenziamento dei poliambulatori divisionali e della diagnostica per immagini e di laboratorio;
Ø garantire la copertura necessaria del personale medico, paramedico e tecnico, che attualmente è fortemente sotto organico, al fine di assicurare il corretto funzionamento dei reparti ospedalieri e dei servizi con particolare riguardo per le fasce più deboli della popolazione, bambini e per gli anziani in primis.
Ø potenziare la rete dell’emergenza-urgenza h24 sia per adulti che per bambini».
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