Corlazzoli presenta un esposto in procura contro Easy Parking
Il giornalista del "Fatto Quotidiano" continua la sua battaglia. Costituito anche un gruppo su Whatsapp per una class action contro la proprietà del parcheggio
Il giornalista del “Fatto Quotidiano” Alex Corlazzoli lo aveva promesso: «non darò tregua ai proprietari di Easy Parking fino a quando non mi verranno risarciti i danni». Una dichiarazione rilasciata all’indomani del ritrovamento della sua automobile che si è trasformata subito in fatti concreti. Corlazzoli ha presentato un esposto indirizzandolo al Prefetto di Varese, al procuratore capo di Varese, alla Commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità Regione Lombardia, alla direzione dell’Ispettorato del lavoro di Varese e al sindaco di Somma Lombardo. Nel frattempo una trentina di persone hanno costituito un gruppo su Whatsapp per fare una class action contro la proprietà del parcheggio.
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Al Prefetto di Varese
Enrico Ricci
Al Procuratore della Repubblica di Varese
Daniela Borgonovo
Alla Commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità Regione Lombardia
Alla direzione dell’Ispettorato del lavoro di Varese
Al sindaco di Somma Lombardo
OGGETTO: ESPOSTO – SEGNALAZIONE PERPETRATA TRUFFA AI DANNI DEI CITTADINI DA PARTE DI “THE EASY PARKING”
Gentili autorità,
a scrivervi è un cittadino e un giornalista che suo malgrado si è trovato vittima tra centinaia di una truffa ma che risolto il suo problema ovvero il ritrovare la propria auto si è fatto portavoce dell’ingiustizia subita da tanti altri.La vicenda presumo sia nota a tutti gli scriventi grazie agli organi di stampa. Da settimane i titolari del parcheggio sopra citato in violazione alla Legge anziché custodire le auto lasciate in deposito, le parcheggiano sul suolo pubblico anche a parecchi chilometri di distanza dal sito di “The easy parking” a Somma Lombardo.
Non solo. Chi riesce dopo ore o giorni a rintracciare la propria auto la trova spesso danneggiata o con centinaia di chilometri in più e una multa essendo l’auto su parcheggi di proprietà del Comune ove vi è il divieto di sosta.
Lo scrivente come tanti altri ha chiamato sul posto, nel giorno del ritiro dell’auto, i Carabinieri che hanno verbalizzato ma non hanno mosso, alla mia presenza, alcuna altra contestazione.
E’ inoltre evidente che in quella sede vi siano dei lavoratori “in nero” visto che al sopraggiungere dell’auto delle forze dell’ordine alcuni si sono dati alla fuga. Altri hanno presentato, invece, atteggiamenti omertosi.
Da cronista ho fatto la mia parte descrivendo i fatti sul “Fatto Quotidiano” e rilasciando interviste ad altri organi di stampa.
Come cittadini stiamo valutando un’azione legale comune, class action ma sorprende che il parcheggio continui a restare aperto e continui ad accettare prenotazioni.
Altresì mi sorprende che sia impossibile interloquire con i signori Anselmo e Antonio Ventura che risultano proprietari della società.
Il sindaco di Somma Lombardo mi ha assicurato che sono in possesso di regolare certificato antimafia e che allo stato attuale non ci sono i presupposti per sospendere l’attività.
A questo punto sorgono degli interrogativi: perché dopo che centinaia di persone hanno denunciato la truffa subita con video, testimonianze, denunce formali ai Carabinieri, quest’attività resta ancora aperta continuando a guadagnare in maniera illecita a danno di cittadini che non riescono nemmeno ad ottenere il rimborso?
Si chiede pertanto a S.E. il Prefetto e alle autorità competenti di intervenire affinché sia data una risposta da parte delle autorità preposte al controllo del territorio ai cittadini e affinché vi sia un’azione immediata a tutela dei viaggiatori e dell’intera cittadinanza di Somma Lombardo.
Grato per l’attenzione
Cordiali salutiAlex Corlazzoli
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