Omicidio Faraci, il processo alla moglie prosegue tra relazioni segrete e lacrime

Torna in aula il processo alla donna accusata di aver preso parte all'omicidio del marito, insieme a due tunisini nella villetta di via Briante a Somma Lombardo nel 2014

melina aita

Finisce la pausa agostana per i giudici del Tribunale di Busto Arsizio e in aula torna la Corte d’Assise per una nuova udienza del processo a Melina Aita, accusata di aver collaborato all’omicidio del marito Antonino Faraci insieme a due tunisini tutt’ora latitanti, Bechir Baghouli e Slaeddine Ben H’Mida, commesso nell’abitazione della coppia in via Briante a Somma Lombardo la sera del 12 aprile 2014. Quella sera Baghouli e Ben H’Mida avrebbero ucciso l’anziano con la regia della moglie che avrebbe poi simulato una rapina. Il giorno dopo i due tunisini sarebbero scappati dall’Italia per fare ritorno in Tunisia.

Questa mattina è stato il turno delle testimonianze del nipote di Melina Aita, Antonio Accarino, della sua compagna  e della figlia di Melina, Antonia Faraci. Dalle loro ricostruzioni è emerso un quadro familiare nel quale c’erano molti segreti, emersi per forza di cose in seguito alle indagini della magistratura.

La figlia Antonia, infatti, ha detto di non aver saputo della relazione extraconiugale della madre con il suo datore di lavoro fino alla morte del padre, stessa cosa dicasi per il nipote Antonio Accarino che non sarebbe stato a conoscenza neanche della relazione tra sua madre e un ragazzo tunisino che era stato anche il fidanzato dell’altra figlia, prima che morisse in un incidente stradale. Non sono mancati anche momenti di commozione da parte di Melina (presente in aula) e della figlia che ha dovuto ripercorrere anche momenti bui della sua vita.

Entrambi hanno cercato di correggere il tiro di fronte alle domande dell’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Rosaria Stagnaro, che ha fatto emergere le intercettazioni in cui sia la figlia che il nipote avevano fatto emergere i loro dubbi sulla loro congiunta, in seguito alla ricostruzione che emergeva da parte degli inquirenti.

Sicuramente non sono emersi nuovi particolari rispetto agli spostamenti di Melina Aita e sui suoi rapporti con Bechir Baghouli che, secondo gli inquirenti, avrebbero avuto una relazione anche di tipo sessuale.

Nella prossima udienza verranno esauriti tutti i testi, compreso l’altro figlio di Melina che vive in America, e verrà sentita anche la stessa imputata. Una volta conclusa la fase dibattimentale toccherà ad accusa e difese concludere in vista della sentenza.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Settembre 2018
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