Calcio Varese, si va verso un’altra rinuncia. La fine si avvicina
I biancorossi domani non dovrebbero scendere in campo a Viggiù contro il Ferrera Erbognone. Sarebbe il terzo ko a tavolino, al quarto scatterà l'esclusione

Tutto tace. Non un comunicato dalla società, non uno da parte dei giocatori.
In questo clima ufficialmente silenzioso qualcosa si è mosso, ma di passi concreti verso la salvezza del Varese non ce ne sono stati.
Il presidente Claudio Benecchi è in cerca di partner che possano aiutarlo a non fare morire la società, che per sopravvivere ha bisogno di denaro contante per far fronte alla situazione debitoria del club.
Intanto però i giocatori – che si stanno tenendo in allenamento e si dicono pronti a tornare in campo subito – non hanno ancora ricevuto le garanzie per tornare a vestire la maglia biancorossa in un impegno ufficiale.
Domani, domenica 24 febbraio, il Varese dovrebbe affrontare a Viggiù (sede scelta dalla società per sopperire alla chiusura forzata del “Franco Ossola”) il Ferrera Erbognone. Ma è molto difficile che si giochi una partita al centro sportivo di via Dall’Oglio.
Dopo non essersi presentati contro Varesina e Fenegrò, sarebbe la terza rinuncia. Alla quarta ci sarebbe l’esclusione d’ufficio dal campionato; il recupero in programma mercoledì 27 febbraio (ore 15.00) a Cassano Magnago contro l’Union Villa potrebbe quindi essere l’ultima tappa di questa stagione del Calcio Varese.
La percezione non è positiva: nonostante i colloqui intavolati dal presidente Benecchi, la situazione rimane critica. A questo punto la sensazione è che solo un miracolo potrebbe evitare il più triste epilogo.
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