“Sull’ospedale, basta gettare fumo negli occhi ai cittadini”

Il Sindaco Fagioli attacca quanti stanno mettendo in discussione il futuro del presidio e mette in guardia: "Se cominciate a rivolgervi ad altre strutture, questo ospedale morirà"

Ospedale di saronno

«Basta gettare fumo negli occhi dei cittadini. L’ospedale di Saronno non sarà impoverito e rimarrà un punto di riferimento per la città, ma anche per un bacino territoriale più grande». Alessandro Fagioli, sindaco di Saronno, ha ribadito l’importanza del presidio di piazzale Borrella nella rete ospedaliera regionale e di quella dell’Asst Valle Olona. L’occasione è stata la presentazione dei cantieri in progetto e quelli imminenti per un valore di circa 10 milioni di euro finalizzati al miglioramento sia della degenza sia della dotazione tecnologica.

« Occorre smettere di pensare di essere negli anni ’80 . Oggi sono cambiate tantissime cose, anche lo sviluppo scientifico ha migliorato i percorsi diagnostici terapeutici e, quindi, i  tempi di guarigione. Dobbiamo capire che siamo entrati in una nuova era. Riflettiamo sul fatto che, proprio in questi anni, arrivano al pettine tutti i nodi legati alla mancata programmazione con la crisi legata alla carenza di medici . Ci sono problemi generali e ci possono essere problemi molto più locali. Ma questo è un ospedale pienamente funzionante con ottimi professionisti che continuerà a lavorare fintanto che la gente ne avrà bisogno. Se i saronnesi cominceranno a rivolgersi ad altre strutture è chiaro che mettono a rischio il futuro del presidio».

Il sindaco rivolge un appello ai cittadini e una frecciata a quanti, comitati e partiti d’opposizione, chiedono tavoli tecnici : « Io non ho il potere di aprire un tavolo tecnico che abbia reali poteri istituzionali. Esistono già i luoghi deputati al confronto e al dibattito e io, come sindaco, posso sedere a quei tavoli con Ats Insubria.  Da tempo chiedo ai comitati di portarmi le prove dei tagli e delle carenze che loro lamentano ma, fino a oggi, non ho ricevuto nulla. Così come non ho ancora sentito una proposta concreta e utile al dibattito sulla sanità».

Per il sindaco Fagioli, quindi, il presidio di piazzale Borrella, proprio per la sua posizione strategica, non sarà coinvolto nella riorganizzazione che, prima o poi, Regione Lombardia attuerà secondo il dettato della Riforma della Sanità, Legge 23

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Pubblicato il 24 Luglio 2019
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