“Il nostro gettone di presenza per l’acquisto di un defibrillatore”

Lo propone Luca Boldetti, consigliere della Lista Orrigoni. "Non intendo, in una situazione così drammatica, fare polemica, ma semplicemente invitare a riflettere noi amministratori su quali siano le priorità in città"

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Devolvere il prossimo gettone di presenza dei consiglieri comunali, per l’acquisto di un defibrillatore da collocare nello stadio Franco Ossola. E’ quello che propone Luca Boldetti, consigliere della Lista Orrigoni.

“A seguito del recente tragico evento che si è verificato allo stadio “Franco Ossola”, mi preme anzitutto porgere le più sentite condoglianze alla famiglia di Paolo Attardo – scrive il consigliere –  Nella giornata di oggi, è emerso che il Franco Ossola è privo del defibrillatore, uno strumento tra l’altro divenuto obbligatorio per Legge anche nei campi degli oratori dove si disputano le partite del C.S.I., ma assente in una struttura così importante e frequentata come lo stadio comunale. Non ho certo le conoscenze per giudicare se e in che modo la presenza del defibrillatore avrebbe potuto aiutare nella situazione accaduta l’altro giorno, ma certamente è compito di chi amministra la nostra città verificare che le regole vengano rispettate, soprattutto se si tratta di norme che riguardano la salute dei cittadini”.

“Non intendo minimamente, in una situazione così drammatica, fare alcun tipo di polemica, ma semplicemente invitare a riflettere noi amministratori, che ci occupiamo della Cosa Pubblica, su quali siano le priorità in città. Lo stadio “Franco Ossola” è di proprietà del Comune di Varese e, attualmente, a seguito dei vari fallimenti delle società calcistiche che lo avevano in gestione, è tornato sotto l’egida diretta dell’Ente comunale, il quale occasionalmente lo concede in uso a società, associazioni o soggetti privati”, continua Boldetti.

“Credo sia quindi compito del Comune dotarlo di quelle misure minime di sicurezza che possano garantirne una corretta fruizione, nel rispetto delle normative esistenti. E se anche non fosse competenza dell’Amministrazione Pubblica, per qualche strano cavillo tecnico-giuridico, munire l’impianto sportivo di un defibrillatore, penso sia doveroso in ogni caso superare le “barriere burocratiche”, visto che, purtroppo, sono coinvolte le vite delle persone. Il mio è quindi un appello al nostro Assessore, Dino De Simone, affinché si attivi con urgenza per rimediare a questa mancanza, allo stadio come eventualmente negli altri luoghi sportivi di proprietà del Comune.
E se il problema fosse il costo non preventivato per l’acquisto dei defibrillatori, penso che noi consiglieri comunali saremmo disposti a rinunciare al prossimo gettone di presenza per garantire la copertura delle spese e dotare così lo stadio di questo prezioso strumento, che può aiutare nel salvare vite umane”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Gennaio 2020
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