Cavalcavia Gazzada-Brunello, i lavori ripartono a fine luglio

A comunicarlo la "Direzione di Tronco di Milano di Autostrade per l'Italia": appalto a fine giugno, inizio lavori a fine luglio e termine a settembre

ponte gazzada brunello

I lavori sul cavalcavia di Brunello ripartiranno a breve. A comunicarlo la “Direzione di Tronco di Milano di Autostrade per l’Italia” che, sollecitata, ha spiegato come intende operare, dopo lo stop forzato causato dalla pandemia. E così, pare, che presto riprenderanno i lavori cominciati alla fine dello scorso anno.

“In seguito al danneggiamento di una trave causato dall’urto di un mezzo pesante, si è reso necessario avviare l’iter di progettazione per le attività di ripristino – spiega la direzione di Tronco di Milano di Autostrade per l’Italia-. In linea con le tempistiche previste per questo tipo di attività, i lavori sul cavalcavia della A8, situato tra i comuni di Gazzada Schianno e Brunello, saranno appaltati a fine giugno e potranno essere avviati nell’ultima settimana di luglio per proseguire nel mese di agosto; in quel periodo il flusso del traffico locale che tradizionalmente percorre il cavalcavia, è ridotto. I lavori si concluderanno entro il mese di settembre”.

La Direzione di Tronco di Milano dice di essere a disposizione degli enti territoriali e degli utenti per fornire qualunque tipo di informazione relativa ai tempi e alle modalità di cantierizzazione.

La circolazione, quindi, sarà a senso unico alternato ancora per alcuni mesi, ma la buona notizia è che il cantiere riparte. Quello che è accaduto in questi mesi ormai è noto: quello tra Gazzada e Brunello doveva essere l’ultimo cavalcavia tra quelli interessati dai lavori di rifacimento delle barriere di sicurezza commissionati dalla Provincia di Varese. Ma alcune rilevazioni fatte avevano messo in luce un problema ben più grave: una trave, ritenuta un componente strutturale del ponte, era stata trovata in una posizione non conforme.

Cavalcavia di Brunello

Un problema, secondo le prime rilevazioni ingegneristiche, sorte dopo il passaggio di un trasporto eccezionale. A quel punto i Comuni interessati, Gazzada Schianno e Brunello, e la Provincia hanno “passato la palla” ad Autostrade per l’Italia. Intanto i mesi sono trascorsi e sul ponte nessuno è più intervenuto. Nessun disagio durante il lockdown ma ora che tutte le attività industriali attorno a quell’area sono ripartite, il problema delle code si è riproposto.

I sindaci delle due amministrazioni comunali, nei mesi scorsi, avevano anche chiesto al Prefetto un intervento ufficiale per dare un’accelerata ai lavori che non accennavano a ripartire. Ora pare che Autostrade per L’Italia si sia ricordata di noi.

di
Pubblicato il 22 Giugno 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Avatar
    Scritto da Andrea Testa

    Volevo chiedere se è noto come sarà gestito il transito pedonale sul ponte. Molte persone a mezzogiorno lo percorrono per il pranzo essendo aziende e ristoranti sui 2 lati e ho notato che il lato “finito” non prevede più il marciapiede.
    Grazie buona giornata

    1. Roberta Bertolini
      Scritto da Roberta Bertolini

      Buongiorno Andrea, non abbiamo informazioni così dettagliate, ma vi terremo aggiornati anche su questo importante aspetto. Grazie

  2. Avatar
    Scritto da FastBeppe

    Mesi e mesi per stabilire che cosa fosse successo, e poi ancora mesi e mesi per controlli, e vedere che fare (credo si sapesse benissimo che fare da subito 1 sett. dopo l’incidente), non vi pare un pò la metafora dell’Italia? Mesi senza far nulla, e una soluzione mediocre che neppure prevede un passaggio pedonale.
    Intanto code lunghissime e attese, soluzione trovata (teoricamente) dopo anni e paziente morto. Italia! Il bello è che nessuno paga tutti questi disservizi e la puntuale presa in giro del cittadino. Ma aspettiamoci altri ritardi rispetto alle previsioni, vedrete che ancora non è finita.
    Avevo già scritto che sarebbe finita in questo modo, vediamo se ci azzecco anche la seconda.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.