Sindacati del comparto perlpessi sul nuovo POAS della Sette Laghi
Fials e Cgil ritengono inopportuni i cambiamenti mentre è in discussione la revisione della Legge 23. Critiche anche sul piano ferie del personale
“Modifiche al POAS? Inopportune”. Anche il sindacato Fials, attraverso la voce del suo delegato alla Sette Laghi Francesco Tucci, si dice scettico delle misure decise dal direttore generale Gianni Bonelli e dalla sua squadra strategica contestate duramente dai sindacati dei medici: « In un momento in cui si stanno definendo le modifiche della Legge 23 e si discute della possibilità di trasformare gli ospedali di Circolo e Del Ponte in un’aziende ospedaliera separata, la fuga in avanti con ripensamento e redistribuzione di Dipartimenti mi sembra una forzatura. Da qui a un anno, queste decisioni potrebbero non valere più».
Dopo le sigle sindacali dei medici anche il comparto segue con scetticismo il nuovo piano, difeso dalla direzione che lo ha inserito in una delibera al vaglio della direzione generale del Welfare in regione: « È chiaro che le misure riguardino di più la dirigenza che non il comparto – commenta Tucci – ma la riorganizzazione del nuovo assetto porterà modifiche anche a infermieri, operatori e tecnici». Il problema è più evidente in pronto soccorso dove si prevede una profonda trasformazione per quello di Varese mentre quelli periferici potrebbero rientrare in una possibile riorganizzazione prevista dalla riforma della legge 23.
Decisamente contraria la Cgil che, per voce della rappresentante della Funzione Pubblica Gianna Moretto, condivide completamente le critiche mosse dai medici in quanto hanno ripercussioni anche sul comparto.
Più sentito, al momento, rimane il tema del piano ferie: « L’azienda non ha ancora presentato il programma con le chiusure necessarie a garantire le vacanze al personale – chiarisce il delegato aziendale Fials – è arrivata la nota che i dipendenti possono presentare le richieste perchè è finito il blocco, ma come saranno articolate non è chiaro. Speriamo di avere qualche dettaglio in più nel corso della prossima riunione sindacale in programma tra due giorni. Attualmente, a mano a mano che chiudono i reparti Covid, il personale ritorna in organico al reparto di origine ma viene concesso qualche giorno di pausa. Così si sta procedendo, ma un quadro d’insieme ci manca».
«Ci sono reparti dove nessuno si è ancora fermato – commenta Gianna Moretto – È comprensibile che, una volta terminata l’emergenza Covid, l’aziende voglia recuperare tutte le patologie rimaste indietro. Ma i lavoratori sono stremati anche perchè stanno anche portando avanti la campagna vaccinale. Abbiamo chiesto di rinviare in autunno l’apertura della terapia intensiva pediatrica così da dare respiro al personale. Invece contano di più le passerelle».
Si è conclusa la battaglia sulla gestione dei parcheggi interni all’area ospedaliera: nonostante le critiche del sindacato, l’azienda ha bandito la gara e già affidato al vincitore la gestione dei parcheggi che inizierà in autunno: «Non abbiamo idea di quale politica adotterà il nuovo gestore – spiega Tucci – Abbiamo però chiesto all’azienda di sostenere i costi per lasciare l’auto nel nuovo multipiano al Del Ponte. Il Comune ha assicurato una tariffa agevolata ai dipendenti di 55 euro, che però è superiore a quella definita per il Circolo. Abbiamo chiesto all’azienda di pagare la cifra extra così da mettere sullo stesso piano i dipendenti dei due presidi».
« È un’attenzione ai dipendenti – commenta Moretto – ma sembra, anche in questo caso, che non ci sia la volontà di venire incontro alle richieste legittime dei lavoratori».
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