Addio a Ito Giani, “re” varesino dello sprint
È scomparso a 77 anni l'ex velocista; fu azzurro alle Olimpiadi di Tokyo, oro alle Universiadi e presidente del Coni provinciale

È morto oggi – venerdì 28 settembre – a 77 anni Ito Giani, uno dei personaggi che hanno fatto la storia dell’atletica leggera varesina. Era ammalato da tempo.
Giani – che di nome “completo” faceva Ippolito – classe 1941, ha partecipato con la maglia dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 1964 quando fu eliminato in batteria sui 100 metri, mentre a causa di uno sfortunato guaio muscolare fu costretto a rinunciare in extremis ai Giochi di Città del Messico 1968, quando era titolare della 4×100 (con Berruti, Preatoni e Ottolina) detentrice del record italiano e finalista in quella edizione.
In carriera Giani aveva partecipato con successo sia alle Universiadi sia ai Giochi del Mediterraneo (in quell’epoca non esistevano i Mondiali, nati solo nel 1983): alla rassegna universitaria di Tokyo ’67 lo sprinter varesino vinse l’oro in staffetta e i bronzi individuali su 100 e 200 metri mentre nei “Mediterraneo” di Tunisi nello stesso anno centro due ori (staffetta e 200). Per lui anche una finale agli Europei, quelli di Budapest ’66, conclusa al quinto posto. Il ritiro nel 1969 dopo un incidente in moto – sua grande passione – che gli costò anche alcuni giorni di coma.

Negli anni scorsi Giani si è impegnato in prima persona a livello locale, ricoprendo per un periodo l’incarico di presidente provinciale del Coni dopo essere stato per diverso tempo il vicepresidente. Nel 2008, in occasione dell’avvio dei Giochi di Londra, raccontò a VareseNews le sue esperienze a Cinque Cerchi in QUESTA intervista.
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Se ne è andato un grande, nel senso più vero della parola. Capace di rimanere nel mondo dello sport anche a conclusione della carriera atletica, senza manie di protagonismo.