Anche a Gallarate la memoria è pietra d’inciampo
Per il Giorno della Memoria il ricordo delle vittime del nazifascismo a Gallarate, monito per il presente. Avviato anche il percorso per posare tre “pietre” anche a Gallarate

Sono stati elencati uno a uno, i nomi dei gallaratesi deportati e uccisi nei campi di concentramento nazisti. Per il Giorno della Memoria, che cade lunedì 27 gennaio, l’Anpi ha promosso la commemorazione delle vittime del nazismo: uccisi perché ebrei o oppositori politici, soldati italiani trasformati in schiavi del Reich.
Michele Mascella, presidente Anpi, ha introdotto il momento davanti al monumento ai partigiani e ai deportati di Gallarate, al cimitero monumentale di viale Milano, e ha letto il messaggio inviato dall’assessore Massimo Palazzi, di “saluto e partecipazione per il doveroso e rispettoso omaggio ai defunti”.
Davanti al sacrario dei Caduti si sono ricordati i deportati militari (sedici, per lo più ventenni, morti nei lager, sulle navi da trasporto o dopo pochi mesi dal ritorno a casa), mentre al monumento si ricordavano le due donne – Lotte Froelich e Clara Pirani Cardosi – uccise per la loro fede ebraica e i tre operai comunisti mandati nei lager per le loro idee, Vittorio Arconti, Giuseppe Rossi ed Egidio Checchi.

L’oratrice ufficiale, Ilaria Mascella, nel suo intervento si è mossa tra i fatti di settant’anni fa e l’attualità, di fronte agli inquietanti episodi – ormai non più semplici segnali – di odio. Mascella ha anche fatto riferimento alle pietre d’inciampo, posate anche di recente in tante città, con il beneplacito di amministrazioni di colore diverso (ad esempio, proprio questa settimana, a Limbiate e Saronno): poste davanti dell’ultima residenza dei deportati diventano monito contro l’indifferenza.
“Auspichiamo che anche nella nostra bella città, a breve possa concludersi la procedura per dedicare ai nostri morti ammazzati queste pietre d’inciampo, dandoci un’occasione in più, inciampandoci, mentre corriamo a fare la spesa o a prendere i figli a scuola, o dirigendoci a lavoro, di ricordarci di essere partigiani, cittadini con impegno spirito e responsabilità”. Da alcuni mesi infatti Anpi e Associazione Mazziniana Italiana hanno avviato il percorso per posare tre pietre d’inciampo in città.
Lunedì 27 gennaio 2020 seguirà una rappresentazione teatrale alle ore 21.00 al Teatro del Popolo di Gallarate in via Palestro 5, proposto dalla compagnia teatrale “Instabile Quick” . Ingresso libero, gratuito e gradito.
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