Rifondazione va da sola alle elezioni comunali

Il circolo di Malnate presenta un proprio candidato sindaco e risponde a chi li accusa di incoerenza

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del partito della Rifondazione Comunista di Malnate

La scelta di presentarci con un nostro programma e con un nostro candidato Sindaco alle prossime elezioni amministrative è in perfetta continuità con le scelte politiche che abbiamo preso negli ultimi anni di opposizione alla giunta Manini.

 

Ci ha stupito leggere nel comunicato stampa del gruppo “Malnate viva” l’affermazione di una presunta incoerenza di Rifondazione Comunista per la scelta di allearsi al centro sinistra per le provinciali e non per le comunali. Nonostante le dichiarazioni di “estraneità ai partiti” di questo gruppo è difficile credere che il candidato Sindaco e il capo lista non sappiano che le decisioni per le alleanze provinciali vengono prese dalle federazioni provinciali e non dalle sezioni cittadine.

 

Non eravamo presenti agli incontri tra le delegazioni dei vari partiti che hanno portato a quest’alleanza, ma supponiamo che se si è riusciti a trovare un accordo questo è perché il centro sinistra provinciale è diverso da quello che ha governato Malnate negli ultimi 10 anni. Per noi il programma che ne è uscito rappresenta un buon compromesso e, pertanto, non riteniamo incoerenti le nostre scelte.

 

Ma se proprio si vuole parlare di coerenza allora ci chiediamo come possa il gruppo “Malnate viva” mettere tra “i fondamentali pilastri sui quali poggiano le loro idee” il “no ai conflitti d’interesse e alla difesa dei privilegi”? Come possono sostenere di essere contro il conflitto d’interessi quando il loro candidato Sindaco è presidente di una cooperativa edile? Tra l’altro non ci sembra che sia del tutto estraneo a cementificazioni avvenute negli ultimi anni sul territorio Malnatese.

 

E quando parlano di ambientalismo ci chiediamo dove fossero in questi cinque anni nei quali solo Rifondazione ha tentato di difendere il verde a Malnate? Dov’era il loro capolista? Alle elezioni del 2002 era stato eletto nelle file dell’Ulivo ma, già al primo Consiglio Comunale, ha rassegnato le dimissioni. Dimissioni che non sono state presentate per divergenze sulle scelte amministrative ma, più semplicemente, perché non gli è stato dato il “cadreghino” da assessore promessogli.

 

Ci auguriamo che veramente, come hanno scritto, siano “al 90% forze nuove, preparate e motivate che hanno la sola ambizione di volersi impegnare e lavorare per Malnate…”, temiamo però che questo non valga per il restante 10% del gruppo che, guardacaso, sono il candidato Sindaco e il capolista.

 

Noi per nove anni ci siamo impegnati seriamente e coerentemente nel portare avanti le nostre idee dai banchi dell’opposizione.

Se i cittadini Malnatesi ci daranno la possibilità di governare metteremo in pratica le nostre idee, cominciando dal non portare in Giunta nessun professionista che lavora sul territorio. Se così non sarà continueremo ad impegnarci come abbiamo fatto fino ad oggi senza cedere a lusinghe, pressioni o offerte di “cadreghini”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Maggio 2007
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