Cultura, il Pd chiede maggiore coinvolgimento nelle scelte

Secondo il gruppo d'opposizione in consiglio comunale le scelte su teatro Sociale e collezione Merlini vanno condivise passo dopo passo con tutta la cittadinanza, a partire dal consiglio comunale

Il Partito Democratico torna a chiedere chiarezza sulle scelte riguardanti il settore cultura che l’amministrazione sta portando avanti su due livelli. Da un lato l’acquisizione del teatro Sociale che, dopo 25 anni di discussioni sembra essere giunto ad una svolta, e dall’altro in merito al progetto che ruota intorno alla collezione Merlini. Le due interrogazioni depositate riguardano proprio questi temi.

I consiglieri comunali democratici citano Garcia Lorca e Italo Calvino, per rimanere in tema di cultura, riguardo all’acquisto dello storico teatro che quest’anno compie 120 anni. «Condividiamo appieno il pensiero espresso dalle parole di due grandi uomini, quali Karol Woityla e Federico Garcia Lorca, ricordate da Delia Caielli: “Il paese che non aiuta né stimola il suo teatro o è morto o moribondo” – dicono i consiglieri Pd che poi affondano – lo scempio della cultura che il paese Italia subisce da questo governo a guida PdL e Lega, che avrebbero addolorato quelle figure insigni, il nostro amore per “Le Città invisibili di Calvino”, che ci ricorda come potremmo vivere e non viviamo nella nostra comunità. I consiglieri, tenuto conto della crisi economica che attanaglia il paese e i cittadini, scaricata pesantemente sugli enti locali a cui saranno ridotte le risorse per i servizi fondamentali, chiedono che sulla vicenda dell’acquisto del teatro socialesia fatta chiarezza in merito a tutti gli aspetti significativi, pregressi, in atto e in prospettiva». Una struttura – ricordano – che oggi percepisce dal Comune un contributo di 130mila euro annue a fronte di 50 giornate gratuite. 

Riguardo alla collezione Merlini, invece, chiedono se di questo percorso possano essere resi edotti, step by step, anche i consiglieri comunali e la cittadinanza; se di questo importante progetto culturale, che ridefinirebbe ex novo una parte della città, possano i consiglieri suddetti,e i cittadini, essere considerati soggetti attivi e costruttivi nella discussione e valutazione dello stesso;se tali sono le intenzioni della giunta e del sindaco, come si intenda muoversi per rendere attivo questo percorso di partecipazione e discussione, evitando com’egli stesso scrive quelle ‘parole in libertà’ che non servono quando occasioni importanti si presentano ad una comunità capace di accoglierle al meglio, se coinvolta nel progetto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2011
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