Catamarani tra Porlezza e Lugano? Un’idea che piace
Positivo il giudizio del consigliere del PD Gaffuri in merito allo studio di fattibilità di natanti veloci che agevolino i pendolari
"Uno studio che permette di sfruttare l’enorme potenzialità del trasporto via lago per i frontalieri che potrebbe portare ad un minore utilizzo delle autovetture private e ad un miglioramento della qualità della vita nel porlezzese". Luca Gaffuri, capogruppo del PD in Consiglio Regionale, interviene in modo entusiasta dopo aver visionato lo studio di fattibilità di "Le vie del Ceresio", l’analisi finanziata attraverso un programma Interreg che ha valutato la fattibilità di un servizio di natanti veloci tra Porlezza e Lugano per servire parte dell’elevato numero di lavoratori frontalieri delle valli lariane.
«L’ipotesi di 25 minuti per raggiungere comodamente Lugano da Porlezza è affascinante così come sono incoraggianti anche i costi e le proiezioni – sottolinea Gaffuri -. Un servizio che potrebbe essere in grado di essere finanziato con meno 400 lavoratori frontalieri è sicuramente un’ipotesi realizzabile. Ora bisogna essere convinti nell’impegnarsi affinché questo progetto possa tradursi in realtà anche perché è conclamata la politica dell’amministrazione comunale di Lugano che intende sempre più limitare la presenza di auto private dalla città». Il servizio di navigazione potrebbe essere effettuato con i vecchi aliscafi ma anche con moderni catamarani. «Mi lascia un sorrido amaro sapere che sul lago Lemano ci sono catamarani che viaggiano a 45 chilometri orari ed al cui interno i viaggiatori possono stare in piedi senza risentire del tragitto così come conoscere che tali imbarcazioni non creano gli effetti onde che ben conosciamo sul lago di Como ed hanno emissioni sonore limitate. Imbarcazioni che lo studio ha dimostrato come potrebbero essere utilizzate per il servizio tra Porlezza e Lugano. Magari la stessa cosa la potessimo dire per le corse della Navigazione sul Lario».
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