“Contro le slot machines occorre un intervento legislativo”
Dopo la sentenza del Tar di Verbania che ha condannato il Comune per un'ordinanza che limita l'utilizzo dei videoogames, le associazioni And e Alea scrivono al Presidente Napolitano
Il Tar boccia il Comune di Verbania per la sua ordinanza anti slot machines e le associazioni che si occupano di gioco patologico (Alea e And) scrivono al Presidente della Repubblica e ai Ministri chiedendo misure urgenti e indifferibili: « Gli eventi non possono che suscitare perplessità e sconcerto – spiegano in una nota – La vicenda è sintomatica di una tendenza a chiudere il problema dei rischi insiti nel gioco d’azzardo in una dimensione formale che lascia in ombra ingiustamente la tutela dei minori. Tuttavia la sentenza stessa denuncia un grave vuoto normativo da colmare immediatamente. Che la questione non sia da trattarsi esclusivamente sotto il profilo dell’ordine pubblico è sostenuto anche dalla recente sentenza n. 300 del 10.11.11 della Corte costituzionale. La sentenza del TAR Piemonte non può costituire in alcun modo un precedente valido e idoneo per impedire agli altri Comuni di perseguire l’interesse pubblico limitando gli orari di apertura delle sale da gioco ed al Parlamento di intervenire con norme di chiarimento sul problema segnalato».
Il Comune di Verbania aveva concesso l’utilizzo delle macchine da gioco dalle 15 alle 22 è stato quindi condannato e dovrà risarcire la ditta dei videogames 1.350.174,48 euro per incassi persi a causa dellì’ordinanza.
Le associazioni chiedono che il vuoto normativo venga colmato, sia in modo strutturale, sia con un provvedimento: « Infatti, se Parlamento, Senato e Governo continueranno a tacere, a brevissimo le ricadute sulle numerose amministrazioni comunali che hanno adottato simili provvedimenti e, a cascata, sui cittadini fragili che tali Comuni hanno inteso difendere mediante l’adozione di tali atti, saranno gravissime e drammatiche».
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