Pro Patria al bivio, il Comune lavora ad una nuova compagine societaria

Dopo le dichiarazioni dell'attuale proprietario Vavassori entra in scena Alberto Armiraglio: "C'è chi è disposto a prendere in mano la società e ad iscriverla al campionato di serie D"

Pro Patria - Cremonese 3-1

Ha detto che non iscriverà più la Pro Patria ad alcun campionato ma ha anche assicurato che lascerà una società senza alcun debito al 30 giugno di quest’anno, pronta per una nuova gestione dal nuovo anno. Queste le due dichiarazioni principali rilasciate da Pietro Vavassori al quotidiano “La Provincia di Varese” di oggi, martedì 9 giugno, in una lunga intervista che rompe un silenzio che ormai durava da troppo tempo. Dopo lo scandalo calcioscommesse che ha coinvolto anche la Pro e la retrocessione patita ai play out contro il Lumezzane, ecco che torna a parlare il patron che non vuole più esserlo da almeno 3 anni.

Il traghettatore Alberto Armiraglio, assessore allo sport incaricato dal sindaco di seguire da vicino l’evolversi della situazione dei biancoblù, vuole vedere il bicchiere mezzo pieno nelle parole dure dell’imprenditore e rilancia: «Se Vavassori conferma quanto detto in tempi non sospetti, cioè che lascia la società ad un euro a chi la vorrà, siamo a buon punto e verrà contattato presto».

L’assessore sta lavorando ad una cordata di imprenditori che sarebbero disponibili a parlare con il patron per l’acquisizione del club: «Qualche interessamento c’è (imprenditori di fuori e qualcuno di Busto in maniera minore, ndr ) ma dipende dalle condizioni, l’iscrizione della società al campionato di serie D costerebbe 51 mila euro ma se l’attuale società dovesse fallire, ricominciare sarebbe più difficile perchè andrebbero versati 300 mila euro a fondo perduto».

Quindi il tempo stringe, il 30 giugno è la data oltre la quale non si può andare per chiudere in maniera positiva questo ciclo che di soddisfazioni ne ha date ben poche. Tutto dipenderà, come sempre, da Vavassori che  – come ama sempre dire – ha una sola parola. Se lascerà senza chiedere altri soldi ai nuovi acquirenti, la Pro potrà anche pensare a risollevarsi in maniera rapida per tornare tra i professionisti.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Giugno 2015
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