Anche Varese al primo “Giubileo degli Industriali”

Il consiglio direttivo dell’Unione industriali parteciperà all’udienza di Confindustria con Papa Francesco. Sono attesi in Vaticano 7mila imprenditori da tutta Italia

Buon Compleanno, Papa Francesco! (inserita in galleria)

Settemila imprenditori in udienza da Papa Francesco, tra cui i rappresentanti del consiglio direttivo dell’Unione degli industriali della provincia di Varese. Ci sarà anche il sistema produttivo varesino all’evento senza precedenti nei 106 anni di storia di Confindustria che lo stesso presidente Giorgio Squinzi ha definito il primo “Giubileo degli Industriali”.

Fare insieme” è il titolo della due giorni che si terrà il 26 e 27 febbraio a Roma. Durante la prima giornata è in programma in Vaticano un convegno. Al centro verrà posto il tema del rapporto tra etica e impresa, un’occasione per approfondire i temi dello sviluppo nel rispetto dei valori e dei principi morali di una società giusta ed equa. A parlarne, sia ministri della Chiesa (tra cui il Cardinal Domenico Calcagno, presidente dell’amministrazione del patrimonio della Santa Sede; e il Cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del pontificio Consiglio della Cultura), sia intellettuali e esponenti del mondo economico laico (tra cui Romano Prodi, Marc Lazar, Giuseppe Guzzetti e lo stesso presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a cui saranno affidate le conclusioni dei lavori).

Il giorno seguente è, invece, in programma il momento più solenne: l’udienza con il Santo Padre in Sala Nervi, a cui prenderanno parte anche gli imprenditori varesini che siedono nel Consiglio direttivo dell’Unione industriali.

LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE RICCARDO COMERIO
«Si tratta – commenta il presidente dell’Unione industriali, Riccardo Comerio – di un momento storico nel quale l’impresa può porre all’attenzione di Papa Francesco il proprio valore di bene comune e patrimonio per la collettività. Le aziende non sono solo luoghi di creazione e produzione di ricchezza. Sono anche leve di crescita sociale, spazi di inclusione, elementi fondamentali nell’opera di integrazione degli stranieri, un’opportunità per l’affermazione dei giovani, in alcuni casi anche occasione di riscatto. Nell’impresa gli uomini e le donne con il proprio lavoro non generano solo pil, esprimono se stessi. È sul posto di lavoro che passiamo la maggior parte del nostro tempo. Una semplice constatazione, questa, che però pone le imprese di fronte al loro ruolo nella società: un punto di riferimento fondamentale nella vita delle persone e delle loro famiglie, che sempre di più esplica le sue potenzialità andando oltre la semplice dinamica della domanda e dell’offerta di lavoro. Prova ne sono le numerose iniziative a cui danno vita le imprese del Varesotto sia sul territorio, nel campo del sociale; sia al loro interno, nel campo della socializzazione, del welfare e della conciliazione con i tempi che richiede la famiglia. Tutti campi su cui la stessa Unione industriali è chiamata a farsi interprete con progetti in grado di tracciare una strategia territoriale comune a tutto il sistema imprenditoriale, al di là delle iniziative delle singole imprese».

L’IMPEGNO DI UNIVA SUI TEMI DELLA SALUTE, DEI GIOVANI, DEL WELFARE E DELLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE
A dare prova di questo impegno sono, ad esempio, iniziative come il progetto WHP “Imprese che promuovono la salute” con cui l’Unione industriali, insieme all’Asl di Varese e ai sindacati, ha l’obiettivo di rendere le aziende dei luoghi in grado di sensibilizzare i lavoratori a una maggiore cultura della salute, coinvolgendo il maggior numero possibile di imprese in una serie di attività su diverse aree di intervento quali: promozione di una corretta alimentazione; contrasto al fumo; promozione dell’attività fisica; contrasto all’alcolismo, all’uso di sostanze stupefacenti e alla dipendenza da gioco; promozione del benessere personale e sociale; sicurezza stradale e mobilità sostenibile. Fino ad oggi hanno aderito al Progetto 31 aziende del Varesotto per un totale di 20.500 lavoratori coinvolti.
C’è poi l’impegno per i giovani con il progetto di alternanza scuola/lavoro di Generazione d’industria, che conta 110 borse di studio distribuite tra i ragazzi del territorio negli ultimi quattro anni e un altrettanto numero di studenti avviati in percorsi di stage.

Altro elemento caratterizzante l’azione di quest’ultimo anno dell’Unione industriali è il tentativo di dar vita ad una strategia territoriale di welfare aziendale. Ciò attraverso il progetto “Welfare Varese”, a cui fino ad oggi hanno aderito 30 imprese per un totale di 4mila persone. Il Progetto ha lo scopo di rendere possibili politiche di conciliazione lavoro/famiglia anche in quelle strutture aziendali, come le piccole e medie imprese, solitamente meno attrezzate e con meno risorse per questo genere di iniziative.

La semplice adesione dell’azienda a “Varese Welfare” permette ai lavoratori di accedere con sconti, a prezzi vantaggiosi e da un unico portale a: servizi per l’educazione dei figli; servizi per l’assistenza agli anziani; sconti e convenzioni su prodotti e servizi in grado di alleviare il budget familiare.
Infine, la promozione del patrimonio artistico anche religioso della provincia, che l’Unione industriali fa sua attraverso il proprio magazine Varesefocus.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Febbraio 2016
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