Dario Fo, la casa e il suo “paese dei Mezaràt”

In tanti ricordano la casa in cui è nato il Premio Nobel, motivo d'orgoglio per il paese e gli incontri nel piccolo paesino sul lago

Tempo libero generica

«La casa di Dario Fo? E’ quella là». Quando si arriva nel piccolo paese di Sangiano tutti sanno indicarti quella casa bianca con le finestre grandi dove è nato il Premio Nobel 1997. Si trova in via 4 Novembre, all’ingresso del paese e per tutti è motivo di orgoglio: «Ormai sono poche le persone che possono raccontare qualcosa di lui, la famiglia Fo si trasferì presto a Porto Valtravaglia, ma è un piacere poter dire che qui resta un ricordo di lui».

La notizia della morte dell’attore, regista, scrittore lascia tutti dispiaciuti. «E’ davvero un peccato, era un grande personaggio» commenta un signore appena uscito dal Bar. «C’è chi fa confusione – mi spiega un altro -. La casa è quella che vede lì all’incrocio, quella che adesso “è dell’inglese”. Andando verso la stazione c’è la curva chiamata “del Fo”, ma non è dedicata a lui».

Varie

I ricordi più vivi arrivano invece da Porto Valtravaglia, il piccolo borgo sul Lago Maggiore  dove Dario Fo ha trascorso la sua infanzia e che ha raccontato nel suo libro “Il paese dei Mezaràt” (il paese dei pipistrelli) : «Era molto legato al suo paese – racconta Emma Caroti Porta, ex presidente della Pro Loco -. Lo contattai nel 2003 per invitarlo a presentare il suo libro, venne e fu un incontro bellissimo. La sala era piena, c’erano persone che lo avevano conosciuto in gioventù. Lui era molto felice e commosso di aver ritrovato la sua Porto Valtravaglia così accogliente». Continua poi: «Ricordo che in quell’occasione la signora Bricchi, che era stata la sua maestra delle elementari, gli scrisse una lettera dove diceva che già da bambino si dimostrava molto vivace».

Un paese che negli anni ha organizzato anche la “Notte Bianca dei Mezaràt”, in suo onore: «Ogni anno mandava una mail di incoraggiamento e ci spronava a continuare. Per me, quello con Dario Fo, resterà sempre un bell’incontro». 

(nella foto la casa in cui è nato Dario Fo) 

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Ottobre 2016
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