Il Molina contro la Regione: “Atti illegittimi”

Gli avvocati del presidente Campiotti hanno inviato un atto di diffida ad ats e Regione, e vuole che l'indagine amministrativa sia bloccata

Molina

Gli attuali vertici della Fondazione Molina di Varese sembrano voler giocare un’altra carta, molto pesante, contro la Ats Insubria che sta completando la sua inchiesta amministrativa sul prestito obbligazionario concesso a Rete 55, e dunque potrebbe prendere eventualmente anche provvedimenti pesanti. Si tratta in sostanza di una diffida extragiudiziale a continuare il procedimento poiché, a detta dei legali nominati dal presidente Campiotti, sarebbe viziato a sua volta da illegittimità. Presunte violazioni commesse, in particolare, con la divulgazione, durante la seduta della commissione regionale sanità, di alcune informazioni sulla Fondazione Molina a causa del fatto che l’audizione era aperta al pubblico e non segreta.

La diffida è giunta al presidente della commissione regionale sanità Fabio Rolfi, che commenta con fermezza: “E’ un’azione che non ci intimorisce e che non ci fermerà nello svolgere le azioni che eventualmente saremo legittimati a fare. Ci sono accuse di inerzia, ma la vicenda sarebbe già terminata se avessero partecipato alla seduta della commissione. Inoltre va detto che si tratta di contestazioni strampalate. La seduta era quella di un ente pubblico, e le sedute consiliari sono pubbliche e anche trasmesse in streaming. E’ impensabile e assurdo che non si potesse dare pubblicità alla seduta. Non ho mai visto una fondazione che opera con contratti col sistema sanitario pubblico comportarsi così, mi sembra che non sappiano più come uscirne e stiano cercando di arrampicarsi sui vetri”.

La diffida paventa azioni civili e penali un po’ contro tutti  i controllori ed è stata inviata ai vertici della Ats Insubria, al Presidente Rolfi, ma anche al presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo.
L’indagine amministrativa è comunque in dirittura d’arrivo e la Ats dovrebbe aver concluso l’iter. Si attende dunque una decisione sulla legittimità o meno del prestito concesso nell’ottobre del 2015. I consiglieri regionali hanno già richiesto una nuova audizione in commissione sanità.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 17 Novembre 2016
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