Nei comuni dove la raccolta differenziata è “totale”

Bregano è il comune dove si produce meno "secco" per abitante in tutta la Regione Lombardia. Il segreto dei paesi che riescono a differenziare quasi tutti i rifiuti prodotti

Basso Verbano varie

Un’attenzione quasi maniacale alla differenziazione dei rifiuti ha spinto la percentuale di raccolta in alcune località del Varesotto oltre il novanta per cento. Siamo parlando di quella che si potrebbe definire una “raccolta differenziata totale” se pensiamo che Legambiente definisce “rifiuti free” quei comuni capaci di superare il 65 per cento e ridurre sotto i 75 chili per abitante l’indifferenziato.

Ma qui siamo ben oltre: è il caso ad esempio di Bregano dove il residuo secco per abitante all’anno ha raggiunto il livello più basso di tutta la regione, soltanto 24,3 chili. In questo piccolo paese la raccolta differenziata è stata pari al 91,80 per cento.

Merito delle dimensioni ridotte del paese? Anche, ma non solo. 

Subito dopo Bregano sul podio provinciale salgono, al secondo posto, Bardello e al terzo, Malgesso: tre comuni che insieme collaborano da tempo e hanno dato vita all’Unione Ovest Lago Varese, un’associazione di municipi nata per esercitare in gestione associata funzioni e servizi al fine di migliorare la qualità delle prestazioni e ottimizzare le risorse a disposizione.

Il risultato ottenuto e riconosciuto da Legambiente riempie di soddisfazione anche gli amministratori: «Il merito è senza dubbio dei nostri cittadini – ha commentato il presidente dell’Unione, Giuseppe Iocca -. L’amministrazione ha dato degli input e cercato di sensibilizzare al meglio sulla cultura ambientale e sul tema della raccolta ma il vero cambio di passo è stato fatto dalle famiglie e da tutti i soggetti che si sono impegnati su questo fronte».

In questi tre comuni, che rientrano nella Convenzione rifiuti di Sesto Calende, dal 2016, è stata avviata una sperimentazione volta al monitoraggio della raccolta attraverso il sistema RFID, ossia l’inserimento nei sacchi di un microchip in grado di rilevare dati importanti sulla quantità di indifferenziato prodotto e sull’efficacia della suddivisione effettuata.

«Questo passaggio è stato un incentivo importante per i cittadini – prosegue Iocca – innanzi tutto per un discorso di rispetto ambientale e di responsabilità nei confronti delle generazioni successive ma anche sul lato del risparmio. Una maggior raccolta differenziata ha portato delle riduzioni significative nelle bollette della Tari pari anche a oltre 60 euro. La sperimentazione si riflette nel calcolo dell’imposta attraverso la tariffa puntuale: vale a dire una tariffa composta da una componente fissa e una variabile, ottenuta in relazione all’indifferenziato effettivamente prodotto».

Impegno e attenzione dei singoli, tecnologia e anche un approccio all’importanza di lavorare per ridurre l’impatto di ciò che non serve più che inizia fin dai banchi di scuola. «Non sono risultati scontati quelli ottenuti – commenta Andrea Tessarolo, sindaco di Mercallo, al quarto posto nella classifica dei 35 comuni “rifiuti free” del Varesotto – Il merito è dei cittadini che hanno creduto nell’importanza del miglioramento della raccolta differenziata. A tutti loro va il ringraziamento e il plauso dell’amministrazione». Anche a Mercallo sono stati introdotti i sacchi dell’immondizia “intelligenti”: «Al momento non abbiamo ancora applicato la tariffa puntuale ma penso che potrà essere un ulteriore incentivo a fare bene. Negli anni le performance in quest’ambito sono sempre migliorate, contiamo di continuare così».

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Novembre 2018
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  1. Avatar
    Scritto da carmen_vanetti

    Il sistema dei sacchi (o contenitori) intelligenti sarebbe il modello da seguire. Ma, se ci sono comuni virtuosi come quelli succitati, ci sono anche comuni dove il sistema di raccolta rifiuti è scandalosamente inefficiente. Dove risiedo io, Cittiglio, oltre ad un servizio inefficiente (immondizia sovente non ritirata, contenitori lanciati contro i cancelli, ecc ecc), hanno introdotto un contenitore microchippato per il secco (che durerà finché all’ennesimo botto finirà in pezzi), ma non viene ‘letto’, per cui si continua a pagare indipendentemente dai rifiuti prodotti.

  2. Avatar
    Scritto da carlo196

    Io sarei piuttosto prudente nel diffondere i sacchi “intelligenti” per la raccolta rifiuti visto che mi risulta che molti, per pagare meno, non fanno altro che portare e, soprattutto abbandonare, i loro scarti nei Comuni dove non vige questo sistema.
    Pure i nostri vicini del Canton Ticino si sono accorti che per risparmiare molti fanno emigrare i loro rifiuti in altre località tra cui la nostra zona di confine.

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